Urbino arriva in “ambulanza”, va via in trionfo

di 

16 dicembre 2012

KGS ROBURSPORT – CHATEAU D’AX 1 – 3

KGS ROBUR: Moreno Pino 20 (18/39, 46%; muri fatti 2, muri subiti 4), Valpiani 1 (1 muro fatto), Gibbemeyer 10 (8/24, 33%; mf 2, ms 2), De Gennaro (L: ricezioni 18, errori 1, positiva 94% perfetta 67%), Lestini ne, Manzano ne, Chirichella 11 (6/15, 40%, mf 5, ms 1), Dékány ne, Signorile 2 (1/1, 100%; mf 1), Tirozzi 10 (9/29, 31%; bv 1, ms 2), Muresan 12 (10/35, 36%; bv 2, mf 1, ms 2). All. Pistola.

CHATEAU D’AX: Giombetti (L: ne), Negrini (L: ricezioni 11, errori 1, positiva 55%, perfetta 9%), Dugandžić 8 (5/12, 42%; mf 3), Van Hecke 17 (15/46, 33%; bv 1, mf 1, ms 5), Petrauskaite 25 (21/45, 47%; mf 4, ms 1), Santini ne, Partenio 10 (8/30, 27%; bv 1, mf 1, ms 4, Gentili (0/2; ms 1), Dall’Igna 3 (2/3, 67%; mf 1), Angelelli, Leggs 11 (6/11, 55%; mf 2, ms 1). All. Radogna.

ARBITRI: Frapiccini e Sampaolo.

PARZIALI: 25-16; 21-25; 20-25; 22-25 in 112 minuti.

STATISTICHE SQUADRA:

KGS: Battute 88, errori 9, punti 2. Ricezioni 71, errori 8, positiva 79%, perfetta 52%. Attacchi 143, errori 10, muri 12, punti 52, 36%. Muri 12.

CHATEAU D’AX: Battute 90, errori 10, punti 2. Ricezioni 71, errori 8, positiva 65%, perfetta 34%. Attacchi 149, errori 10, muri 12, punti 57, 38%. Muri 12.

NOTE: spettatori 1.500 circa. In tribuna, la signora Carla Scavolini, l’avvocato Michele Ambrosini, urbinate, vice presidente di Banca Marche, ma anche una folta rappresentanza dei Fedelissimi di Urbino, nonché dirigenti, tecnici e atleti della Laurentina Volley di Pergola. Prima della partita, omaggio floreale del presidente Sorbini a Kenny Moreno Pino (sposatasi venerdì), che ha ricevuto anche due tazze da colazione dai Balusch che martedì sera organizzano una cena con la Kgs.

PESARO – Il derby di “W Pu la provincia del volley”, come è scritto su un lungo striscione nella curva dei Balusch, va alla Chateau d’Ax che riapre la lotta per la salvezza, trascinando nella melma la Kgs. Ora sono solo tre i punti che separano le due squadre. Per Urbino è la prima vittoria in trasferta, per Pesaro è l’ennesima sconfitta in casa. E se chiudesse il PalaCampanara e si trasferisse a… Fano?

Urbino attacca, Pesaro prova il muro. Foto Andrea Ceccarini

Pesaro ha l’attenuante di una settimana a ranghi ridotti, senza Kenny Moreno Pino, impegnata nel matrimonio celebrato a Rieti, e Manzano influenzata. Ma che dire, allora, della Chateau d’Ax? La squadra ducale è arrivata in… ambulanza, senza il libero titolare, Vallese, ancora infortunata, e pure priva della sostituta Giombetti, in panchina per onore di firma, con Radogna – privo anche di Santini – obbligato a utilizzare nel ruolo Negrini.

Il primo punto del derby è di Partenio, che bagna la promozione in sestetto. Parte bene anche Cristina Chirichella (due muri): 4-2. L’arbitro Frapiccini sale in cattedra regalando l’ottavo punto a Pesaro per un quarto tocco inesistente. Per l’assurda legge della compensazione, che nei fatti è un doppio errore, il primo arbitro vede un tocco pesarese su schiacciata lunga di Van Hecke. Pesaro va a più 4 con il terzo muro di Chirichella. Funziona bene il muro pesarese, arriva anche quello di Muresan, ma è Tirozzi – una ex – la più scatenata. La Chateau d’Ax lavora male con Dall’Igna-Gentili (che lascia presto il campo). Sul 14-8, Radogna deve chiedere il secondo time-out, ma alla seconda pausa tecnica Pesaro è 16-9. In una partita a senso unico, per il momento, e anche bruttina, si vede anche un pregevole pallonetto di Muresan. Kenny segna in palleggio! Pesaro vola sul 23-15. Van Hecke manda in rete il servizio, regalando il setball a Pesaro, che Tirozzi sfrutta grazie a un grande palleggio di Signorile che libera la seconda linea lasciandole un attacco senza opposizione del muro: 25-16. Nel parziale, 5 muri a 0 (3 di Chirichella).

Protesta anche Urbino, poco convinta di una difesa pesarese che frutta il 4-3 interno. Subito dopo è il secondo arbitro a togliere un punto alla Kgs (invasione a muro). Parziale equilibrato, ma un muro-fuori di Tirozzi porta Pesaro in vantaggio al primo time-out tecnico: 8-6. Urbino reagisce e – complice un fuori visto solo da Frapiccini – piazza un 4-0 che ribalta il punteggio; nel frangente, bel turno di servizio di Partenio. Tirozzi accorcia e le ducali regalano la parità. Ma Petrauskaite (già a 6 nel primo set) fa tutto fa sola attaccando da posto 4. La lituana mura Gibbemeyer e Urbino è di nuovo a più 2. E quando ancora il capitano ducale mura Chirichella Pistola ferma il gioco (11-14). Ancora Frapiccini in evidenza, purtroppo: prima dà un tocco del muro, visto solo da lui, poi ammonisce coach Pistola che gli dice “è il terzo che ci porti via!”. Arriva il punto dell’arbitro e Urbino va sul più 4 al secondo time-out tecnico: 12-16. Detto degli arbitri, Pesaro è calata decisamente e quando Partenio mette giù un grande ace, il vento del secondo parziale soffia verso Urbino (15-20). Muresan lo riapre, ma Van Hecke lo chiude: 21-25.

Il parziale dà la carica alle ducali, le colibrì si riscoprono fragili. E vanno sotto 2-5, ma anche 4-8. La Kgs è in evidente difficoltà anche quando riceve regali. Ogni volta che le biancorosse arrivano a un centimetro dalle avversarie, fanno come Penelope. Già, come le penelopi della scorsa stagione. E Urbino, che gioca meglio, se ne va: 10-15. La difesa ducale recupera tutto, l’attacco pesarese si è fermato al 25-16. Mai parziale fu più ingannevole. E al secondo time-out tecnico il vantaggio esterno è giusto e meritato: 11-16. La partita è di nuovo a senso unico, ma dalla parte di Urbino: 11-18. Pistola toglie Signorile, che non riesce a liberare le sue attaccanti e inserisce Valpiani. Sul 17-23, Frapiccini ci mette ancora le mani e ruba un punto a Urbino. Nel nostro taccuino abbiamo registrato otto errori arbitrali. Troppi! Un servizio fallito da Tirozzi regala cinque palle set a Urbino: 19-24. Van Hecke non concede confidenze, chiude subito. Il volley stravolge l’orografia: da Pesaro a Urbino, la strada non è più in salita, solo discesa, piacevole.

Tutti di Tirozzi i primi punti pesaresi nel quarto set, ma – scritto sul 3 pari – l’inerzia è ducale. Un esempio? Kenny difende una palla destinata fuori. Sul 10 pari, Muresan sbaglia la battuta. E sul pari 11 fa altrettanto Chirichella. Petrauskaite è super nel cercare il mani fuori: 11-13. Kenny accorcia, ma getta al vento il punto guadagnato con il servizio che finisce in rete. Tre battute consecutive al vento, Gibbemeyer manda in tribuna, Urbino allunga e non si ferma più, perché ha una coppia di attaccanti che Pesaro non ha e ha sempre un jolly, e che jolly, da calare: Valdone Petrauskaite, Mvp. E una volta tanto anche le centrali fanno il loro lavoro, con Leggs eccellente nel finale.

Un commento to “Urbino arriva in “ambulanza”, va via in trionfo”

  1. alessandro scrive:

    Più che a Fano la Robur potrebbe tornare a Montecchio, ma anche lì la pressione sarebbe identica.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>