Palazzo Gradari e la luna incorniciano il Natale

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17 dicembre 2012

PESARO – E’ un freddo pomeriggio invernale, in piazza le luci natalizie brillano di una luce bianco-azzurra, mentre una sottile falce di luna si accinge al tramonto. Il centro storico è animato da frotte di curiosi, che si aggirano tra le bancarelle dell’antiquariato.
Percorrendo via Rossini, si nota subito il portone aperto di Palazzo Gradari, nel cui cortile si trovano tavoli pieni zeppi di leccornie e prodotti tipici: si possono assaggiare miele dei produttori locali, olio di Cartoceto, salumi delle campagne di Urbino, tradizionali prodotti da forno di Saludecio.
Gli espositori sembrano tutto sommato soddisfatti: “C’è sempre gente qui” dicono. Su un tavolo, c’è un dolce che non si vede tanto spesso: “Si chiama  Bustreng”. In Romagna, l’ingrediente principale è pane raffermo messo a bagno nel vino rosso ma, spostandosi nel Montefeltro, si può trovare anche a base di riso, in parte o del tutto, a seconda degli ingredienti reperibili sul territorio. Si tratta di un prodotto legato alla tradizione contadina, di cui è importante conservare la memoria.
Per ripararsi dal freddo, si può salire al piano superiore, dove sono allestite due stanze: nella prima, ci sono una serie di presepi natalizi, alcuni realizzati da artigiani, altri da alunni delle scuole elementari. Malgrado le differenze, sono tutti molto ben fatti, studiati nei particolari; alcuni hanno persino parti mobili e si illuminano col far della sera. Nella seconda stanza, c’è uno spettacolo dedicato ai più piccoli, intitolato: “Gli alti e bassi di Biancaneve” che ha ottenuto un notevole successo di pubblico, al punto che alcuni dei genitori hanno dovuto attendere nel corridoio.

Servizio e foto a cura di Enrico Chiaretti (clicca sulle foto per ingrandirle):

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