Ricci: “Primarie, negativa la deroga per Bindi e altri”

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18 dicembre 2012

PESARO – “Buono il regolamento per le Primarie dei parlamentari Pd approvato ieri.  Bene anche incandidabilità per eletti, chi non è a fine legislatura rispetti il mandato degli elettori e faccia proprio dovere (le deroghe saranno eccezionali). Unica nota negativa le dieci deroghe per Bindi, Marini, Finocchiaro, ecc. Io ho votato contro (siamo stati pochi) e sinceramente se lo potevano risparmiare anche se dovranno correre alle primarie”.

Così ha commentato Matteo Ricci sulla propria pagina Fb, annunciando poi qualche ora dopo la partecipazione ad Agorà per mercoledì 19 (gli altri ospiti di Andrea Vianello saranno la deputata del Pdl Anna Maria Bernini, il fondatore del Movimento per la decrescita felice Maurizio Pallante, il presidente di Indipendenti per l’Italia Ernesto Auci, i giornalisti Stefano Menichini e Lanfranco Pace).

Ma come funzioneranno nel dettaglio le primarie per chi si vuole candidare in Parlamento? Il segretario Bersani, candidato premier le ha definite come “senza precedenti in Italia e in Europa: un meccanismo che renderà fortissima la presenza delle donne a un livello sconosciuto in Italia e forse anche in Europa”.

 

CAMILLA FABBRI: “BASTA NEBBIA, E’ TEMPO DI CHIAREZZA E NUOVA POLITICA”

LAVORO, IDEE, PASSIONE. In questo slogan è ben sintetizzata la vita di Camilla Fabbri. Il segretario della Cna di Pesaro e Urbino, una lunga militanza nel mondo della politica e della società civile,  si presenta candidato alle prossime elezioni politiche per il Parlamento forte di una lunga esperienza (24 anni), maturata all’interno della più grande organizzazione di rappresentanza dell’artigianato e della piccola e media impresa della provincia. La sua carriera – si legge sulla sua pagina Fb ufficiale – all’interno dell’organizzazione è stata un pò la parabola della sua vita: dai ruoli più bassi fino alla guida dell’associazione la Fabbri non ha mai dimenticato le persone, il loro vissuto, le loro aspirazioni. Un attaccamento al territorio, alla sua gente, che ha cercato di portare non solo nel suo ruolo alla guida della Cna ma anche all’interno della sua lunga ed appassionata militanza politica.

 

REGOLAMENTO PRIMARIE PARLAMENTARI NEL DETTAGLIO

Potranno recarsi alle urne gli iscritti al partito al 2011, gli elettori alle primarie per il candidato premier (dichiarando di essere del Pd) e chi deciderà di rinnovare la tessera.

Bisognerà riversare due euro. Si vota il 29 dicembre in quasi tutte le regioni, altre potranno scegliere come giorno il 30, su richiesta delle segreterie regionali.

Bersani avrà a disposizione una quota del 10% di listino bloccato a cui vanno aggiunti i capilista. I parlamentari uscenti non dovranno fare la raccolta firme, a differenza di chi si candida per la prima volta. Questi, per partecipare, dovranno raccogliere firme pari al 5% degli iscritti su base provinciale o essere scelti nella rosa a disposizione delle direzioni provinciali riservata a personalità della società civile.

Chi ha più di 15 anni di legislature ha dovuto chiedere una deroga al partito. Lo hanno fatto in 10: Rosy Bindi, Anna Finocchiaro, Cesare Marini, Franco Marini, Giorgio Merlo, Giuseppe Lumia, Mauro Agostini, Maria Pia Garavaglia, Beppe Fioroni, Gianclaudio Bressa. Tutte richieste sono state accettate: se non saranno inseriti nel listino del segretario dovranno confrontarsi con le primarie. E li decideranno i votanti

L’obiettivo è arrivare al 50% di donne nel gruppo parlamentare del Pd. E’ stato deciso di dare la doppia preferenza sulla scheda: obbligatorio scegliere un uomo e una donna, con l’obbligo di garantire almeno il 33% di presenze femminili nelle liste.

Gli europarlamentari, i sindaci di città superiori ai 5mila abitanti, assessori e consiglieri regionali non potranno candidarsi salvo deroghe.

 

IL COMMENTO

Gli altri due euro da versare: il Pd potrebbe almeno utilizzarli per un gesto pragmatico donandoli ai terremotati dell’Emilia o usandoli per sistemare qualche scuola o carcere. Una goccia nel mare. Ma se non si inizia mai…

Le deroghe: sono state spesso il male oscuro dell’Italia. Se si inventa un regolamento, nuovo di zecca per giunta, per qualche motivo pensare già, fin da subito, a delle deroghe che unite a un listino bloccato servono esattamente per aggirare tale regolamento? Se si voleva preservare la presenza di alcuni politici bastava semplicemente rimarcarlo e spiegarlo.

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