di Redazione
19 dicembre 2012
Dal consigliere comunale P.d.L. Alessandro Di Domenico riceviamo e pubblichiamo:
Non credo che si debba essere un gran esperto in politica per capire che il P.d.L., a livello romano, è in totale stato confusionale e con un segretario nazionale che assomiglia allo Schettino di turno che, per il saluto a Berlusconi, lo porterà alla deriva prima, e all’affondaggio poi, sullo scoglio delle sinistre.
Il ritiro dalla scena politica di Berlusconi, e il suo ritorno, le primarie annunciate, e poi ritirate a calendario già stabilito, l’annunciato ripulisti dell’attuale quadro dirigenziale del P.d.L. da parte di Berlusconi e l’attacco al governo Monti prima, e la suadente proposta di candidatura per i moderati al Monti stesso, sono solo alcuni elementi per dimostrare che l’attuale P.d.L. romano è in totale stato confusionale e, a livello periferico, crea disorientamento sia tra la dirigenza e i rappresentanti istituzionali, sia a livello di elettorato.
E’ altrettanto evidente che la proposta di Berlusconi di ricandidare Monti è solo un palliativo per prendere tempo, per contrastare Bersani, spiazzato al punto che anch’egli potrebbe appoggiare il “professore”, confinare la deriva sociale del movimento a 5 stelle, per poi dopo uno o due anni tornare alle urne, guarda caso alla scadenza del mandato di Napolitano. Tutti giochi di palazzo che non fanno bene a nessuno e ai quali , personalmente, non ho nessuna intenzione di appoggiare, ma solo ad una condizione potrei ripensarci.
Monti ha “solo” ottenuto un grande risultato: quella di dare credibilità politica rappresentativa e stabilità sui mercati internazionali, per il resto le sue “riforme” riusciva a farle anche l’ultimo dei magazzinieri di una qualunque fabbrica pesarese, con tutto rispetto per i magazzinieri, s’intende.
In un anno abbiamo visto solo aumentare le accise dei carburanti, aumentare l’IVA, introdurre l’IMU che ha aumentato il gettito ICI medio di almeno un 75% in più e finanziato lo Stato per il 3,6 per mille, e ha iniziato una guerra al mondo delle partite IVA con la finanza; ma sul fronte delle spese, non un centesimo ha ridotto alla “casta”, ha preferito tagliare allo stato sociale e alla sanità; ditemi quale motivo ho di sostenere un Monti di turno?
Del resto il Presidente Napolitano, nel momento in cui ha nominato Monti Presidente del Consiglio, lo ha fatto giurare sulla Costituzione e gli ha fatto sottoscrivere l’incarico, ha certificato nero su bianco il fallimento del sistema politico della seconda Repubblica ed ha sancito la bocciatura di tutto il Parlamento Italiano di tutto l’arco istituzionale eletto.
E’ per questo che se ci dovrà essere un Monti bis, che non condivido, allora tutta la classe politica attuale deve essere spazzata via e sostituita da nuove rappresentanze, anche tra le più semplici, umili o impensate.
Siccome ai nostri “magnifici romani” quello che più importa è la loro poltrona, non credo che questo avverrà ed io, di conseguenza, seguirò il rinnovamento o il voto di protesta; a questo gioco al suicidio non ci stò e a Roma devono capirlo.
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