I giorni difficili dell’ex coach Salvagni

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19 dicembre 2012

Francois Salvagni 3

Francois Salvagni quando allenava Urbino (foto Giardini)

URBINO – Dopo il successo nel derby, la Chateau d’Ax è chiamata a una conferma in una partita che s’annuncia difficile tecnicamente ed emotivamente. Tecnicamente perché l’avversaria che scenderà sabato sera sul taraflex del PalaMondolce è la Duck Farm Chieri Torino, che ha 13 punti in classifica (in virtù di 5 vittorie e 4 sconfitte), 6 in più delle ducali che espugnando Pesaro sono salite a quota 7. La Duck Farm – per usare le parole del suo allenatore, un doppio importante sponsor – è una delle squadre che si sono rinforzate di più la scorsa estate, puntando dichiaratamente in alto. Così, nel capoluogo piemontese sono arrivate Marta Bechis, che era stata anche obiettivo della Kgs Pesaro, Imma Sirressi, ex libero della formazione urbinate, Martina Guiggi, già capitano della Scavolini, Monica Ravetta, schiacciatrice con esperienza anche nel campionato russo, Amaranta Fernandez Navarro, centrale ammirata in precedenza a Santeramo e Pavia, Liesbet Vindevoghel, schiacciatrice olandese reduce da una stagione con le polacche del Bielsko Biala dopo sette stagioni nell’A2 italiana. E – senza offesa per le altre – la giocatrice italiana più famosa nel mondo, non solo del volley: Francesca Piccinini.

Un gruppo di eccellenti giocatrici affidato a Francois Salvagni. Sì, proprio all’allenatore che nelle ultime stagioni ha fatto compiere il salto di qualità alla Robur Tiboni Urbino.

Eppure, malgrado il grande dispiego di forze e di mezzi economici, la stagione delle torinesi stenta a decollare. Perché? Difficile da capire, lontano 500 chilometri.

Una cosa, però, è certa: l’ambiente vive giorni difficili, come dimostrano la partenza di Indre Sorokaite, la giocatrice nata in Lituania ma di nazionalità italiana, cresciuta a Bergamo e dal 2009/10 a Chieri. Doveva essere uno dei punti di forza, è diventata un problema. Salvagni non la utilizzava più, affidandosi a Vindevoghel. Così, Sorokaite ha trovato un accordo con la società e si è trasferita in Azerbaigian, il Paese di Bengodi (con Russia e Turchia) del volley femminile europeo. All’Azerrail Baku, Indre trova un allenatore italiano, Alessandro Chiappini, ma anche le connazionali Sara Anzanello e Luana Carocci, oltre a Manon Flier e Megan Hodge.

La partenza di Sorokaite ha scatenato un caso, perché Maurizia Borri, bandiera del club e da questa stagione vice di Francois Salvagni, ha mandato un sms – pubblicato da La Stampa – con cui commentava l’ultimo episodio in seno alla Duck Farm: “Pensavo che una brutta sconfitta come quella di oggi (domenica scorsa, in casa contro Modena; ndr) fosse la cosa peggiore che potesse capitare… Invece è triste e difficile accettare che può esserci di peggio… Quando una tua compagna, una tua giocatrice, una tua amica lascia la squadra così… beh è decisamente la peggiore sconfitta per tutti”. Borri ha commentato che non era un messaggio polemico, che voleva solo fare conoscere la sua opinione. Non l’ha pensata così la società, che l’ha allontanata immediatamente dallo staff tecnico.

Potete immaginare in quale clima Salvagni – che secondo alcuni sarebbe addirittura a rischio esonero – stia preparando la trasferta a cui tiene di più, in quali condizioni emotive la Duck Farm si presenterà a Urbino. In questi casi, la reazione può essere opposta, sfociando in una grandissima partita oppure in una prova da dimenticare. A Urbino si tifa per la seconda ipotesi.

Un commento to “I giorni difficili dell’ex coach Salvagni”

  1. babbi pier giuseppe scrive:

    Torno a ripetere, come da me già scritto il giorno 05 Maggio 2012, che Marta Bechis non è mai stato un obbiettivo della Robursport Pesaro nel ruolo di palleggiatrice, poichè la società aveva già le idee chiare ed aveva puntato su Noemi Signorile già da tempo.
    Sempre per dovere d’informazione corretta.
    Pier Giuseppe Babbi

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