di Redazione
21 dicembre 2012
Dal comitato di Pesaro Basta! Adesso Matteo Renzi riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:
PESARO – Il 2 dicembre Matteo Renzi ha detto: “A Bersani l’onore e l’onere della vittoria”. A tre settimane dal risultato emesso dalla Provincia di Pesaro-Urbino (Bersani 52%, Renzi 48%) che ha sancito lo scollamento tra la base ed i vertici del partito, al nuovo appuntamento per la scelta dei candidati che ci rappresenteranno in Parlamento, senza un segnale, senza un dibattito aperto, sono stati scelti i candidati, in casa, in una riunione di famiglia, tanto che li hanno comunicati telefonicamente agli iscritti.
La discontinuità tra vecchio e nuovo, il cambiamento, ovvero nuovi metodi e nuovi progetti, non solo nell’età anagrafica dei candidati, non c’è stato.
Dopo la scelta dei candidati, che da bravi elettori dobbiamo prendere così, a scatola chiusa, tante sono le domande che ci poniamo noi che facciamo parte di quel 48%,
Nelle alte sfere qualcuno ha analizzato il voto delle primarie di novembre? Il consenso del 48% è venuto dagli iscritti, dagli ex-iscritti, dai simpatizzanti ed anche da nuovi potenziali elettori.
Qualcuno si è chiesto come questo 48% interpreterà queste scelte, come al solito calate dall’alto? Il PD è il partito di tutti o solo del 52%?
Come può rappresentare tutti se non c’è partecipazione, se non c’è quella svolta, non nei volti, ma nei progetti, nei metodi, nel linguaggio?
Abbiamo giocato e abbiamo perso secondo le vostre regole, continuiamo a perdere secondo le vostre regole, e lo stiamo facendo insieme, per lo stesso partito.
Disperdere quella partecipazione è il più grave degli errori che si possa commettere.
I coordinatori Alessandra Nencioni e Luca Storoni
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