di Redazione
27 dicembre 2012
FANO – Ecco l’ultimo Ordine del giorno di Luciano Benini, di Bene Comune.
Ordine del giorno: “Campagna regionale per la regolamentazione dei servizi sociosanitari e applicazione dei Livelli essenziali sociosanitari nelle Marche. Adesione.
Visto il contenuto dell’appello (allegato scaricabile OdG LEA Marche)
con il quale 44 organizzazioni chiedono alla regione Marche:
- una rapida e coerente applicazione della normativa sui LEA che deve arrivare a definire la ripartizione dei costi solo dopo aver individuato, anche sulla base del documento (2007) del Ministero della salute sulle prestazioni semiresidenziali e residenziali, cosa definisce una fase intensiva, estensiva e di lungoassistenza; cosa connota un servizio a bassa intensità assistenziale; la chiara distinzione, ai fini della ripartizione degli oneri, nei servizi per la disabilità tra quelli per gravi da quelli per persone con disabilità in assenza di gravità;
- sanare senza indugio le incongruità di servizi nei quali si è in presenza di incoerenza tra classificazione e funzione. In particolare riguardo le strutture che: a) hanno autorizzazione (e regole di funzionamento) per prestazioni di bassa intensità ed ospitano invece utenti con necessità assistenziali più alte; b) accolgono tipologia di utenza difforme da quella per la quale sono state autorizzate (ad esempio autorizzazione disabilità, utenza psichiatrica);
- definire, laddove non sia stato fatto, il fabbisogno di strutture, comprendendo anche la ripartizione territoriale. Non si può, infatti, prevedere un fabbisogno su base regionale senza ripartizione territoriale che deve declinarsi con riferimento distrettuale/Ambito e non di Area vasta;
- stabilire per ogni tipologia di struttura lo standard di assistenza, definendo oltre il minutaggio anche le figure professionali addette; determinare conseguentemente in modo trasparente la tariffa corrispondente;
- abrogare la D.G..R. 1785/2009 che determina la ripartizione degli oneri solo di alcuni dei servizi diurni e residenziali rivolti alle persone con disabilità, prevedendo per strutture rivolte a disabili gravi una ripartizione di oneri sanità/sociale come quella per disabili non gravi.
Tenuto conto che
- la mancata definizione di questi interventi ha pesanti ricadute per il sistema dei servizi socio sanitari ed in particolare per i cittadini – in particolare stato di debolezza – che ne devono fruire;
- tale situazione impedisce ai cittadini residenti nella regione di accedere a servizi presenti e regolamentati in maniera uniforme su tutto il territorio;
- le prestazioni previste nei Livelli essenziali di assistenza (D.P.C.M. 29.11.2001, allegato 1c; art. 54, legge 289/2002), compresi i servizi sociosanitari devono essere garantite ai cittadini che ne hanno bisogno;
- la definizione di aspetti essenziali del sistema (fabbisogno, tariffe, standard) è condizione per dare dignità al settore sociosanitario (servizi domiciliari, diurni, residenziali);
Ritenuto
- indispensabile che tale definizione avvenga attraverso un percorso partecipato e condiviso a tutela di tutti gli attori dei servizi ed in particolare dei loro fruitori;
Il Consiglio Comunale di Fano
- delibera di aderire all’appello e di sostenere la Campagna per la regolamentazione dei servizi sociosanitari e applicazione dei Livelli essenziali sociosanitari nelle Marche.
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