27 dicembre 2012
PESARO – O Crema o undici. Quindi sarà un campionato a undici squadre quello che riprenderà la sera del 5 gennaio, con l’anticipo televisivo tra Foppapedretti Bergamo e Duck Farm Chieri Torino.
Questa, in sintesi, la conclusione dell’assemblea delle società di pallavolo femminile di A1 e A2 svoltasi questo pomeriggio a Villafranca di Verona. Il presidente Fabris ha smentiti ogni ipotesi di “promozione” dalla serie A2 alla serie A1 giusto per mantenere ferma la quota a dodici.
Alla fine, l’unico accordo possibile tra le società presenti (secondo la Lega 10 di A1 e 13 di A2, secondo Volleyball.it solo in 16) è stato, appunto, o Crema o undici. Dunque sarà undici, perché non si vede come sia possibile, in pochi giorni, sostituire una proprietà che rinuncia e consegna il titolo alla Lega Pallavolo, con una ipotetica cordata – di cui hanno parlato i responsabili dell’associazione – che si troverà, dal primo gennaio, senza giocatrici. Perché mentre Crema annaspava, altre erano pronte a lanciarsi sulle migliori (il gossip racconta di Laura Saccomani a Giaveno, che ha liberato Grothues ed Engle). Insomma, l’unità di intenti nello sport italiano è un miraggio, se non si è affiliati a leghe – tipo la Nba del basket statunitense – dove esiste un commissioner che ha potere sanzionatorio nei confronti di chi non fa l’interesse comune.
Così, il presidente Fabris ha smentito le voci, confermando l’impegno della Lega… In verità si è ipotizzato anche il blocco delle retrocessioni, ma per la prossima stagione, ed essendo l’argomento fuori luogo per la riunione odierna, se ne parlerà a tempo debito.
Così, alla resa dei conti, oltre al “o Crema o undici”, l’unica novità vera emersa è la proposta di raddoppiare la quota di giocatrici in uscita e in entrata, passando da 2 + 2 a 4 + 4. Remota possibilità di attrarre una nuova cordata cremasca, visto che ormai le giocatrici di coach Barbieri sono tutte in uscita, come da accordo in camera di conciliazione. L’ipotesi che richiedeva l’unanimità, non raggiunta, non è piaciuta a qualcuna delle big, che l’ha ritenuta escamotage idoneo a favorire solo chi ha i soldi….
Già, i soldi: ma ci sono, se è vero che il presidente Fabris, a poche ore dall’inizio dell’assemblea, ha dichiarato: “Oggi pomeriggio, nell’Assemblea delle Società che ho convocato d’urgenza, dovremo analizzare anche altri casi oltre a quello di Crema, perché sono 7-8 i club che hanno fatto ricorso alla Camera di Conciliazione per discutere con i propri tesserati dilazioni e riduzioni percentuali dei compensi già deliberati”. A rappresentare la Kgs Robursport era presente il presidente Giancarlo Sorbini. Gli abbiamo chiesto se la sua società è fra quelle che hanno chiesto la conciliazione
“No, e l’ho detto a voce alta, riconoscendo l’impegno del presidente Fabris a farsi carico di una situazione difficile. Noi no, ma non ho nascosto le difficoltà, i problemi, dicendo in faccia a tutti che io faccio la figura del coglione, ma ci metto la faccia, quando altri fanno contratti ricchi e poi ricorrono alla conciliazione…”.
Dunque, in mancanza di unanimità, si va avanti così, con Crema che sparirà e anche la stagione 2012/13 sarà a undici. Con tutte le conseguenze per chi si impegna seriamente, correttamente e poi deve andare a cercare risorse, presentandosi parte di un movimento che non offre una bella immagine. Per fortuna c’è il campo, ci sono gli allenatori e le ragazze, ma anche gli staff che lavorano, spesso al limite del volontariato, e dirigenti che amano davvero la pallavolo. E tifosi fantastici, la grande ricchezza di un sport bellissimo. Altrimenti…
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