di Redazione
28 dicembre 2012
di Sergio Schiaroli*
PESARO – Sulla stampa locale leggiamo analisi contradditorie sull’andamento dei consumi natalizi con alcune valutazioni anche ottimistiche. Se i consumi sono andati discretamente, per noi è positivo anche se non corrisponde affatto a quando evidenziato dalle ricerche del nostro Osservatorio Nazionale Federconsumatori e dalle dichiarazioni degli utenti ai nostri sportelli sul territorio di Pesaro e Urbino. Sarebbe pertanto interessante una analisi per settori, a nostro giudizio infatti ha tenuto meglio quello alimentare in quanto le famiglie si sono mosse meno e quindi hanno privilegiato i pranzi e le cene in casa, ci risultano stabili l’editoria (libri), leggermente in calo i giocattoli, in deciso calo abbigliamento e calzature poi mobili, arredamento, elettrodomestici e turismo. Con cali per quest’ultimi tra il 10 e il 25%. Sarebbe anche doverosa un’analisi sulla spesa delle diverse categorie di cittadini quali ad esempio lavoratori dipendenti attivi, pensionati, cassaintegrati in grande difficoltà economica mentre molti hanno dovuto fare anche i conti con la tassazione sulla casa e le preoccupazioni per quelle in arrivo rilevanti come la Tares o quelle meno visibili come l’aumento del canone Rai, dei francobolli, dell’IVA da luglio, bolli bancari e quant’altro che porteranno costi medi a famiglia stimati in quasi ulteriori 1500 euro. Una approfondita analisi sui consumi è utile anche ai fini di politiche per una più equa redistribuzione dei redditi e della pressione fiscale e per un controllo dell’evasione.
*Presidente Provinciale Federconsumatori, segretario provinciale Sunia e Apu, membro consulta Aato
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