Thomas: “Darò il massimo per vincere il derby”

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28 dicembre 2012

PESARO – Sala stampa dell’Adriatic Arena affollata per la presentazione di Torey Jamal Thomas, il nuovo playmaker della Scavolini Banca Marche. Al tavolo, con l’americano e il direttore sportivo John Ebeling, il presidente Del Moro e il responsabile della comunicazione della Vuelle, Elio Giuliani

Thomas oggi durante la presentazione

Thomas oggi durante la presentazione

“Grazie per il benvenuto, sono molto contento di essere qui…” sono le prime parole ufficiali del giocatore di White Plains, New York, dove abitano molti Knicks. Risiedevano lì anche Danilo Gallinari e Jeremy Lin. E lì è il centro di allenamento della squadra di basket più amata a New York.

La provenienza è nobile, non altrettanto il recente passato: perché Dule Vujosević e il Partizan l’hanno lasciato libero?
“Quella con il Partizan Belgrado è risultata una cattiva scelta per me. Non ha funzionato, può succedere. Lasciata Belgrado sono andato in Turchia, mi sono allenato, ma loro non avevano i soldi per tesserarmi. Ora sono qui, convinto sia la scelta giusta”.

Da quanto tempo non gioca una partita vera?
“A couple of weeks…” dice testualmente Torey… “Un paio di settimane…”. Risposta errata. Thomas ha esordito il 28 settembre nella Lega Adriatica, una sorta di super campionato che mette insieme squadre serbe, croate, slovene, montenegrine e macedoni; in passato partecipava anche il Maccabi Tel Aviv alla ricerca di una competizione più probante del campionato israeliano.

Il 28 settembre Thomas era nel roster del Partizan che ha superato lo Zadar (Zara) 81-74. E Torey (che significa Conquistatore, Vittorioso), non entrato in quintetto, ha giocato 24 minuti, realizzando 12 punti (3/6 da 2; 1/3 da 3; 3/4 ai liberi; 2 rimbalzi; 6 assist; 1 palla persa, 1 recuperata; 12 di valutazione, terzo di squadra, pure essendo uscito per 5 falli.

Il 3 ottobre, seconda giornata, altra vittoria (79-60) sugli sloveni del Krka. Per Thomas 14 punti in 22 minuti (3/6 da 2; 2/3 da 3;2/2 ai liberi; 3 assist; 16 di valutazione, secondo dei serbi.

Il 6 ottobre, prima sconfitta, a Zagabria: Cibona-Partizan 80-72, con Thomas utilizzato solo 16 minuti; 3 punti con ½, 0/1, ½ e 1 assist.

Il 14 ottobre, quarta giornata, Partizan-Siroki 65-62, Torey sparisce dal roster dei “becchini” di Belgrado. Salta anche la partita successiva, il 21 ottobre, quando il Partizan vince a Podgorica, in Montenegro, superando il Budučnost 81-62.

Ricompare – in quintetto – il 27 ottobre, nel derby vinto (91-80) con il Radnički, giocando 15 minuti (nessun punto, 0/3 da 2, 2 assist).

Torey è riproposto in quintetto il 4 novembre, nella vittoriosa trasferta di Spalato (79-72); gioca 20 minuti, realizza 8 punti (4/8 da 2, 0/2 da 3; 0/2 dalla lunetta; 1 assist, 3 palle perse.

L’11 novembre, il Partizan perde (78-92) la “partita”, il derby con la Stella Rossa; lui è ancora in quintetto, ma resta sul parquet solo 10 minuti, con zero punti (0/2 da 3) e 2 assist.

Il 19 novembre la squadra di Vujosević espugna Lubiana, ma Thomas non è più fra i dodici.

Thomas ha disputato anche quattro incontri di Eurolega: il 12 ottobre, a Istanbul, il Partizan è stato sconfitto dal Besiktas (81-65) e il nostro è rimasto in campo 17’26”: zero punti (0/3 da 2, 0/2 da 3), 1 assist. Assente il 18 ottobre nella sconfitta casalinga con il Cska Mosca, Thomas è tornato in squadra a Vilnius, nel ko (69-61) con il Lietuvos Rytas, ma Dule gli ha concesso solo 7’57” (0/3, 2 assist). 16’03” sul parquet del Palau Blaugrana nella sconfitta (85-82) con il Barcelona Regal; per l’americano 4 assist e altrettanti punti. Il 9 novembre, ultima partita in Euroleague, contro il Brose Baskets Bamberg (72-77). Per Thomas 19’54”, 4 punti con 1/3 da 2, 0/3 da 3, 2/2 ai liberi e 2 assist.

Il suo posto è preso dall’ex Virtus Roma Nemanja Gordić. Pertanto, l’ultima partita ufficiale disputata dal nuovo playmaker della Vuelle risale a domenica 11 novembre. Altro che “a couple of weeks!”.

Torey, però, quando gli si chiede quanti minuti conta di giocare domenica, contro la Sutor, risponde convinto…
“40!”. Scatta l’applauso.

In attesa di ammirarle da vivo, può anticiparci le sue caratteristiche?​
“Mi piace essere un leader, fare giocare al meglio i miei compagni e quindi la squadra. Sono un vero playmaker”.

Come può notare, c’è grande attesa per lei. La Scavolini confida che lei sia il giocatore giusto per risolvere i problemi. Ecco, perché lei è l’uomo giusto?
“Perché mi piace giocare sotto pressione, quando si deve vincere a tutti i costi. Mi piacciono le sfide, aiutano a migliorare. Mi sento pronto…”.

Di lei si dice che è un bravo playmaker senza grande tiro…
“Confermo, è vero, ma amo anche difendere e anzi la difesa è una delle mie migliori caratteristiche. Ci tengo tanto, più che all’attacco. Senza la difesa non si vincono le partite”.

Ritiene di potersi costruire una carriera italiana?
“Mi piacerebbe. So che il livello è alto, ma credo di potere adattare il mio gioco alla pallacanestro italiana e trovarmi bene”.

Conosce qualcuno dei nuovi compagni?
“Sì, Antwain Barbour”.

Le hanno spiegato che è atteso dal… derby?
“Sì, sono situazioni che conosco, visto che gioco da anni in Europa. Ogni volta che arriva il tempo del derby, la pressione diventa grande e i sentimenti contano come la tecnica e la tattica”.

Si sente di promettere qualcosa ai suoi nuovi tifosi?
“Solo che darò il 100 per cento per vincere il derby”.

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