“Parco della Pace, troppo domande senza risposte e dimenticanze”

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2 gennaio 2013

PESARO – Sabato 29 dicembre 2012 in tarda mattinata, è stato esposto un cartello (non si sa esattamente da chi), dove si comunica del cambio di gestione dell’impianto, passato alla ditta TKV – società sconosciuta alla maggior parte degli utenti e addetti, visto che si è sempre parlato di nomi “Italcappa” e “Gruppo KGS” come aggiudicatrici del bando – senza indicare un numero di telefono, sede, contatto per urgenze nè tanto meno un nome e cognome e magari anche la firma di chi ha disposto la sua esposizione. In contemporanea si comunicava anche la chiusura totale di tutto l’impianto, fino al 20 Gennaio 2013 – in PIENA stagione natatoria, sia agonistica che amatoriale. 

Premesso che dal soggetto, il quale si è aggiudicato la gestione di una piscina dei cittadini, per i prossimi 30 anni, migliorando in sede di gara l’offerta del bando di oltre euro 2.000.000, si dovrebbe pretendere, che la piscina non interrompa MAI il suo servizio, lasciando alla “bravura” dei gestori i modi per farlo. Chi avrebbe dovuto farlo, è chi rappresenta i cittadini-proprietari, cioè il Comune di Pesaro, lo stesso Comune che ha stipulato il bando di gara – le condizioni minime da rispettare da un gestore. Ma in realtà è successo di peggio: com’è possibile chiudere un impianto unico del genere nelle Marche senza avvisare:

 

  1. l’utenza con un anticipo decente – parliamo di una frequenza di 500 persone al giorno;
  2. il personale che ha lavorato sino a oggi, che non è stato ancora in gran parte contattato;
  3. tutte le scuole che portano i ragazzi con un programma semestrale dietro pagamento;
  4. gli istruttori che seguono la riabilitazione per i disabili;
  5. il nuoto agonistico fiore all’occhiello della nostra comunità;
  6. la scuola nuoto?

 

Inoltre il personale che ha gestito l’impianto sino a oggi, ovvero i tecnici dell’acqua, tecnici di manutenzione delle caldaie, impianto elettrico ecc. sanno, che non possono interrompere il loro lavoro? Quindi:

  • 4 PISCINE ( VASCA DA 50 MT. / VASCA DA 25 MT. / VASCHINO PER I BAMBINI / VASCA DI ALTA PROFONDITA’ PER I SUB) non possono rimanere incustodite per 20 giorni, altrimenti serviranno altri 30 giorni per ripristinare il tutto.
  • Il “PALLONE” continuerà a essere alimentato a pieno regime?

 

Lunedì mattina, 31 dicembre 2012, alcuni dei utenti e lavoratori, organizzatisi grazie al social network, hanno incontrato il Vice-sindaco, nonché Assessore con delega per lo Sport Enzo Belloni, il quale anche se con ritardo, si era attivato per chiarire tutta la storia.

Durante questo incontro, dagli alti rapresentanti del Comune di Pesaro ci è stato anche detto che la ditta KTV ha categoricamente smentito che abbia richiesto esposizione di alcunché. Come lo dobbiamo interpretare? Non ci sarà alcuna chiusura? Oppure, se NOI utenti non avessimo preteso (sabato mattina) una presa di posizione dalla vecchia gestione, ed essa, a quanto pare senza alcuna indicazione del KTV, non avesse deciso di esporre questo cartello, la comunicazione ufficiale della KTV sarebbe arrivata QUANDO? Il 2 gennaio? Tutte le domande che continuano essere senza risposta.

 

Firmato:

Utenti, personale, atleti

 

Un commento to ““Parco della Pace, troppo domande senza risposte e dimenticanze””

  1. agoluca scrive:

    …siamo in italia…ognuno fa’ quel che gli pare, il solito “balletto” di comunicati o presunti tali e di responsabilita’ non chiare, intanto l’utenza deve subire…alla prossima puntata della telenovelas, che sicuramente riservera’ altre belle sorprese. A tutt oggi unica possibilita’ di fare una nuotata in questa citta’ e’ alla Canottieri insieme agli “omaccioni”, ma pare che l’acqua sia freddina…

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