di Redazione
3 gennaio 2013
di Alessandro Di Domenico*
PESARO – Nonostante abbia espresso perplessità su quello che era accaduto sulle Fiere regionali di Pesaro, mi sento di dissentire dal ricatto “politico” espresso dal signor Formica (ex socio privato delle Fiere stesse) e prendo le distanze dalla Regione Marche e da Spacca, per l’incarico allo stesso Formica per le Fiere del Sud della Regione Marche (Civitanova).
Ancora una volta la visione “ancona-centrica” della Giunta Regionale dimostra il disinteresse per il Nord delle Marche e lo schiaffo “politico morale” avviene proprio con l’investitura dell’ex socio della camera di Commercio di Pesaro, nel ruolo di responsabile delle fiere regionali, trasferitasi nel Sud delle Marche.
Ma non solo; Spacca & C. lanciano un monito per bocca dello stesso Formica: le Fiere di Pesaro potranno avere comunque un ruolo a livello regionale, se “cambierà il Presidente” così era riportato sulla stampa, cioè se verrà sostituito l’attuale presidente della Camera DI commercio, Alberto Drudi.
Questo è un ricatto inaccettabile che anche da uno come me, che da oltre 10 anni è in opposizione in questa città, non può essere tollerato; è giusto fare chiarezza su quello che è accaduto a Pesaro, è giusto valutare se i percorsi della Regione Marche fossero ancora compatibili con il progetto Fiere Marche a Pesaro, è giusto il dibattito politico che ne è emerso, ma è inaccettabile che Spacca metta avanti un “privato” per acuire un dibattito politico che allontana sempre più Pesaro da Ancona e dalla Regione Marche.
Se le Fiere di Pesaro sono state una scusa per rilanciare il polo fieristico del sud delle Marche, allora la regione, con Spacca in testa, venga a ripianare l’ammanco e lo dica apertamente.
*Consigliere Comunale Pdl
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