di Redazione
5 gennaio 2013
PERGOLA – I carabinieri della stazione di Pergola in azione: arrestato un 63enne del luogo per incendio e detenzione abusiva di armi comuni da sparo. Denunciate altre cinque persone in stato di libertà, per introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione in concorso tra loro, con il sequestro di capi d’abbigliamento per un valore di circa 7.000 euro. Infine, un 29enne pregiudicato romeno denunciato per porto abusivo di armi o strumenti atti ad offendere, con il sequestro di un coltello a serramanico con lama di centimetri 11 ed una denuncia per truffa via internet a carico di un 42enne pregiudicato campano.
La sera del 31 dicembre 2012, approfittando della confusione per i festeggiamenti di fine anno, qualcuno aveva dato fuoco al portone dell’abitazione disabitata, sita in Serra Sant’Abbondio, posseduta da un ristoratore di Pergola. Nel corso dell’incendio anche parte della mobilia e del materiale che si trovava riposto all’interno, a ridosso del portone, era andato distrutto. Sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco di Cagli ed i militari della stazione carabinieri di Pergola che avevano raccolto elementi circa la possibile natura dolosa dell’evento. Erano, quindi, subito partite le indagini che avevano permesso di pervenire all’individuazione di un 63enne del luogo, quale probabile autore dell’incendio, in quanto fino a un anno prima conduceva in affitto l’appartamento incendiato, che era poi stato costretto a liberare per via di alcuni canoni di fitto non corrisposti e che nutriva sentimenti di rancore nei confronti dell’ex proprietario di casa. A casa dell’uomo, nell’immediatezza dei fatti, i militari avrebbero anche rinvenuto una tanica di plastica contenente liquido infiammabile e un fucile ad aria compressa detenuto illegalmente. L’uomo, originario di una regione del sud Italia, veniva prima denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria di Pesaro e, poi, nella giornata di ieri, tratto in arresto dagli stessi militari su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Pesaro, con le accuse di “incendio e detenzione abusiva di arma comune da sparo”, e pertanto condotto presso la propria abitazione di residenza in regime di detenzione domiciliare.
Nei giorni scorsi, invece, sempre i militari della stazione di Pergola hanno proceduto a denunciare in stato di libertà all’autorità giudiziaria di Pesaro 5 persone con le accuse di introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione in concorso tra loro. Si tratta di tre italiani e di due senegalesi che sono stati trovati in possesso di un centinaio di capi di abbigliamento costituiti da maglie, maglioni, pantaloni, giubotti ed accessori di vario genere quali borse, cinture e borselli di varie importanti griffe, risultati contraffatti. La merce, del valore di circa 7.000 euro, è stata sottoposta a sequestro.
L’altra sera, inoltre, nel corso dei consueti controlli per la prevenzione e la repressione dei reati contro il patrimonio, i carabinieri di Pergola hanno fermato e controllato un’autovettura Bmw che risultava sospetta, a bordo della quale si trovava un 29enne romeno senza fissa dimora già noto alla giustizia, che sarebbe stato trovato in possesso di un coltello a serramanico con lama di 11 centimetri. L’arma bianca è stata sottoposta a sequestro, mentre per lo straniero è scattata una denuncia per porto abusivo di armi e strumenti atti ad offendere.
Infine, i carabinieri di Pergola hanno formulato una denuncia per truffa a carico di un 42enne pregiudicato campano che, con artifizi e raggiri, dopo aver proposto su un noto sito internet di annunci economici la vendita di due iPad, si è fatto versare da un pensionato pergolese, che voleva regalarli ai nipoti, l’importo di 1.000 euro su carta Postepay risultata poi riconducibile al suddetto pregiudicato.
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