di Redazione
9 gennaio 2013
FANO – “Le dichiarazioni del sindaco di Fano Stefano Aguzzi a proposito delle difficoltà finanziarie del Comune, le quali probabilmente saranno tamponate con l’innalzamento delle percentuali Imu e Tares, uniche leve rimaste per chiudere in positivo i bilanci comunali, fanno tremare i polsi”.
Così Pier Stefano Fiorelli, presidente Confesercenti Fano, apre il suo intervento di “saluto” al nuovo anno lanciando però, con il dovuto realismo, un sos che possa aiutare la ripresa.
“Sappiamo come le parole del sindaco Aguzzi nascano dall’effettiva difficoltà a far quadrare i conti e sappiamo anche che le responsabilità di questa situazione non possono essere imputate soltanto agli amministratori locali. Ma chiediamo con forza che questi ultimi tengano in considerazione le difficoltà attuali delle imprese, in particolare di quelle commerciali. A livello nazionale il calo dei consumi pare essersi attestato intorno all’8,6%, e questo è un dato preoccupante. Se guardiamo al territorio marchigiano, poi, assistiamo, negli ultimi due anni e in controtendenza rispetto al passato, ad un saldo negativo tra aperture e chiusure delle imprese commerciali: nel 2012 hanno chiuso i battenti oltre mille aziende in più rispetto a quelle che sono riuscite ad aprire. E sappiamo che anche i primi sei mesi di questo nuovo anno saranno difficilissimi. Fano in particolare risulta addirittura ‘maglia nera’ della provincia per il numero di posti di lavoro persi, per la quantità di lavoratori in cassintegrazione e per la percentuale di giovani disoccupati che sfiora il 22% (mentre nel resto della regione si attesta al 14,2%)”.
“E’ con queste premesse – continua Fiorelli – che, dunque, ci appelliamo in maniera piuttosto accorata agli amministratori perché facciano uno sforzo a sostegno delle imprese, e fra queste quelle commerciali e turistiche che possono davvero rilanciare lo sviluppo. Ovviamente i primi destinatari dell’appello sono i futuri governanti nazionali che, a fronte del voto che ci chiedono, saranno chiamati a recuperare la situazione con una politica davvero attenta allo sviluppo e alla riduzione del carico fiscale. In questa ottica il governo dovrà riuscire anche restituire maggiori risorse agli enti locali. Ma anche questi ultimi saranno chiamati a fare la loro parte, tagliando i costi della politica, riducendo i costi di funzionamento, lavorando per la gestione associata dei servizi ed, attraverso queste azioni e la conseguente riduzione di costi, scongiurando ulteriori aumenti dei carichi fiscali sulle imprese e sui cittadini. Chiediamo, dunque, con forza al Comune di Fano, ma non solo, di applicare le più basse percentuali possibili di Imu e Tares considerando anche il fatto che la prima è stata dichiarata incongrua anche dagli organismi europei e la seconda pare non faccia neanche la distinzione tra comuni con la differenziata all’80% e comuni che non differenziano per niente. Da ultimo chiediamo all’amministrazione locale una mobilitazione maggiore verso le banche perché sblocchino il credito in uscita, ago della bilancia per la sopravvivenza delle piccole e medie imprese: solo un intervento degli Enti locali, in collaborazione con le aziende, può sbloccare l’attuale situazione e ridare respiro al comparto commerciale, che garantisce servizi ai cittadini e qualità urbana. Personalmente confido nelle grandi risorse e nella vitalità che ha sempre contraddistinto i giovani e gli imprenditori del nostro territorio dimostrata anche nel corso del 2012 con le iniziative di “Apriamo il Centro Storico” che Confesercenti ha sempre sostenuto ed appoggiato. Nonostante tutti i problemi, confido dunque nella forza del nostro tessuto sociale e ho speranza che le forze politiche ascoltino questo appello alla collaborazione, per guardare al prossimo futuro con ottimismo”.
Lascia una risposta