di Redazione
9 gennaio 2013
SANT’ANDREA DI SUASA – A meno di due settimane dalla sua 11° edizione, sale la febbre per la Festa del Nino. Tanto che vanno a ruba gli stessi manifesti! Qualche intrepido fan non ha resistito ad attendere l’evento (sabato 19 e domenica 20 gennaio a Sant’Andrea di Suasa) e si è portato a casa un pezzo delle due vele giganti di Fano in viale I Maggio e a Bellocchi in via Einaudi, inermi vittime dei tanta celebrità.
Chissà dove sarà custodito ora l’insolito souvenir, certo è che il suo trafugatore dovrà disporre di una degna parete.
“Non è la prima volta che riceviamo speciali attenzioni” rivela Silvano Straccini, responsabile di Duemilamusei e fra i promotori dell’evento “la Festa del Nino ha sempre avuto un grande appeal: non solo per l’originalità dell’iniziativa, ma anche per uno stile di comunicazione accattivante e controcorrente”.
Forse è per il linguaggio ironico, a tratti irriverente, che è stato preso d’assalto anche il nuovo manifesto: un maialino con la maschera di Anonymous e, più sotto, il titolo dell’edizione 2013 “Lardo ai giovani – choosy senza vergogna”.
O forse proprio per i suoi temi, ogni anno diversi, che strizzano l’occhio ai giovani storpiando i tormentoni dell’attualità. Come l’Influenza Suina, tema 2011, e Nindignados l’anno successivo, per citare i più recenti. E allora, che il nostro mister-X serbi rancore per la ministra Fornero?
Resta ancora un’ipotesi al vaglio degli inquirenti: c’è la possibilità che si sia trattato di un atto puramente vandalico. Forse un’azione dimostrativa, ancor più vuota di contenuto, perchè espressa con la cafoneria e l’intolleranza.
“Non comprendiamo un gesto di contrasto fine a se stesso. – continua Straccini – Tuttavia abbiamo esposto denuncia alle autorità competenti, ovviamente contro ignoti, per mostrare la nostra determinazione e lanciare un chiaro messaggio: crediamo fortemente nella serietà e qualità della nostra iniziativa. La Festa del Nino vuole valorizzare un patrimonio di tradizioni sane, che appartengono non solo a questo territorio ma alla cultura italiana intera. Attorno al tema abbiamo lavorato tanto in questi anni e siamo oltremodo convinti che, ancor più oggi, sia necessario parlare il linguaggio della cultura, vera risorsa per tutti. La festa del Nino è un bella occasione per farlo”.
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