Sos crisi: a dicembre cassa integrazione raddoppiata

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10 gennaio 2013

PESARO – A dicembre 2012, nella nostra provincia le ore di Cassa Integrazione Guadagni ammontano a 858mila, di cui 182mila di Cig ordinaria, 359mila di straordinaria e 317mila di Cig in deroga. Rispetto al dicembre 2011 la cassa integrazione aumenta dell’85% e le ore complessive, nel 2012, superano quelle del 2009, inizio della crisi, del 56%.

Un quadra fosco quello dipinto dai dati Inps elaborati dall’Ires Cgil, che dicono anche che dall’inizio dell’anno sono state autorizzate 10,2 milioni di ore di Cassa integrazione ordinaria che corrispondono al mancato lavoro di circa 6mila persone.

Di seguito, le tendenze per le varie componenti della CIG:

  • Le ore di CIG ordinaria ammontano a 182mila e risultano in aumento rispetto al dicembre 2011 del 2,6%. Complessivamente la CIG ordinaria nel 2012 risulta superiore a quella del 2011 del 51,9% e gli incrementi maggiori interessano il settore del mobile (494mila ore, +68%), della meccanica (535mila ore, +101%) e della chimica (162mila ore, il triplo rispetto a al 2011).
  • Le ore di CIG straordinaria ammontano a 359mila, in aumento rispetto al dicembre 2011 del 77,3%, con incrementi importanti nel settore del mobile (191mila ore, +140%), della meccanica (61mila ore, +33%), del tessile (16mila ore). Complessivamente la CIG straordinaria nel 2012 raggiunge il valore massimo dall’inizio della crisi (+43,5% sul 2011). Aumenti consistenti si hanno per il mobile: 1,6 milioni di ore, il doppio del 2011.
  • Le ore di CIG in deroga ammontano a 317mila e sono quasi il quadruplo di quelle registrate nel dicembre 2011; gli aumenti più consistenti riguardano il mobile (42mila ore, il quintuplo di dicembre 2011), la meccanica (73mila ore, il quadruplo di dicembre 2011) e la chimica (19mila ore, sette volte quelle di dicembre 2011). Complessivamente la CIG in deroga nel 2012 risulta superiore a quella del 2011 del 30,9%: mobile +16,3% (792mila ore), meccanica +11% (930mila ore), chimica +63% (160mila ore).

 

PESARO-URBINO dic.2009 dic.2010 dic.2011 DIC.2012 %dic.’12/dic.’11
Ordinaria 763.434 102.225 177.801 182.387 2,6%
Straordinaria 287.016 261.121 202.486 358.972 77,3%
Deroga 99.111 224.361 82.931 316.519 281,7%
TOTALE 1.149.561 587.707 463.218 857.878 85,2%

Fonte: dati INPS elaborati da IRES-CGIL Marche

 

 

PESARO-URBINO 2009 2010 2011 2012 % 2012/2011
Ordinaria 4.810.199 2.442.259 1.435.615 2.180.574 51,9%
Straordinaria 1.144.020 2.733.865 2.468.510 3.542.075 43,5%
Deroga 627.497 6.131.071 3.485.133 4.560.613 30,9%
TOTALE 6.581.716 11.307.195 7.389.258 10.283.262 39,2%

Fonte: dati INPS elaborati da IRES-CGIL Marche

 

I dati dell’Inps sulla cassa integrazione di dicembre 2012, elaborati dall’ufficio studi confermano, purtroppo, una tendenza strutturale alla crescita della richiesta di ammortizzatori sociali.

Dati significativi che, come quelli sui licenziamenti segnalano un preoccupante, costante aumento sintomo della profondità della crisi in atto.

Per Loredana Longhin, segretaria confederale Cgil, “non c’è purtroppo nessuna crescita dietro l’angolo, e non si intravede nessuna luce in fondo al tunnel. Non la vedono i tanti lavoratori licenziati e in cassa integrazione, i tanti giovani senza lavoro e senza speranza di un futuro degno, che vivono una situazione di precarietà di vita e di lavoro. I dodici mesi che abbiamo lasciato alle spalle sono stati mesi in cui tutti gli indicatori sono stati di segno negativo nel nostro territorio così come in tutto il Paese. Il nostro territorio è chiaramente in sofferenza, il suo tessuto produttivo sta regredendo, si stanno perdendo le eccellenze e molte realtà produttive e commerciali sono in estrema difficoltà e in procinto di chiusura, mentre la disoccupazione è in crescita costante insieme al lavoro nero e precario. Il lavoro è la vera emergenza territoriale e nazionale”.

L’economia del nostro territorio ha mostrato tutti i suoi limiti. Questi devono essere superati ripensando ad una nuova architettura produttiva e sociale.

Non è più rinviabile una profonda rivisitazione dei sistemi che con il concorso di tutti gli attori locali, può invertire la rotta del declino e rivelarsi anzi un importante fattore di anticiclicità.

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