“Il registro dei peccati” al Rossini: recital-reading per Il Giorno della Memoria

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15 gennaio 2013

PESARO – Giovedì 17 gennaio il teatro Rossini di Pesaro ospita – in occasione della Giornata della Memoria – Il registro dei peccati. Rapsodia lieve per racconti, melopee, narrazioni e storielle, recital-reading sul mondo khassidico ideato e interpretato da Moni Ovadia, artista che da sempre dà voce a questi temi attraverso la sua arte suggestiva ed evocativa.

Moni Ovadia

Moni Ovadia

Dedicato al racconto del mondo e della cultura yiddish, Il registro dei peccati – proposto come appuntamento fuori abbonamento della stagione teatrale realizzata dal Comune di Pesaro e dall’AMAT in collaborazione con Regione Marche e ministero per i Beni e le Attività Culturali – è un racconto nel quale Moni Ovadia, attraverso stralci di Franz Kafka, Martin Buber e altri esponenti del khassidismo, conduce il pubblico alla scoperta di quella spiritualità che è alla base dell’opera di pensatori come Freud, Einstein, Marx, Trotsky e artisti come Marc Chagall che hanno dato un contributo significativo al sapere moderno.

Il mondo raccontato da Marc Chagall nei suoi celeberrimi dipinti e disegni è una creazione della sua straordinaria fantasia di genio artistico o è esistito realmente? Il mondo e l’umanità che Chagall ha trasfigurato nella sua arte suprema è autenticamente esistito. Fu un mondo vero pulsante, fatto di esseri umani troppo umani e per questo inadatti ad un pianeta posseduto dai demoni della violenza, del razzismo, del delirio nazionalista. La spiritualità di quella gente della diaspora ebraica che vestiva in bianco e nero era davvero coloratissima, lo era con i colori del fervore estatico eppure quotidiano. Il linguaggio più autentico con cui si espressero quegli ebrei fu quello del khassidismo germinato sul crinale di un crocevia dove il pensiero spirituale più estremo e abissale si coniuga con la semplicità profonda di una pietas irrinunciabile per la più insignificante delle manifestazioni dell’esistente. Il khassidismo è la celebrazione della fragilità umana e della sua bellezza, in quella celebrazione si riconosce la maestà ineffabile del divino che non si vede. Quel divino viene celebrato sì con la preghiera e con lo studio, ma anche con il canto, la danza, la narrazione.

Biglietti posto unico numerato 15 euro, ridotto 10 euro.

Per informazioni: biglietteria del teatro (dalle ore 17 alle 20) 0721 387621, teatro Rossini 0721 387620, AMAT 071 2072439, www.pesarocultura.it, teatri@comune.pesaro.pu.it.

Inizio spettacolo ore 21.

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