Lardo ai giovani: la Festa del Nino si scalda (in cucina)

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15 gennaio 2013

PESARO – La Festa del Nino si prepara alla sua undicesima edizione: sabato 19 e domenica 20 gennaio tornaa S. Andrea di Suasa l’atteso appuntamento in onore ad uno degli animali più fedeli…alla tavola!

Un momento della presentazione

Una conferenza stampa ha presentato le novità 2013 alla presenza del presidente della Provincia Matteo Ricci, dell’assessore all’eno e alo gastronomia Renato Claudio Minardi, del direttore Turismo Ignazio Pucci e degli organizzatori Silvano Straccini e Giordano Zenobi (Duemilamusei), mentre il Sindaco di Mondavio Federico Talè ha portato telefonicamente i suoi saluti, costretto a Sant’Andrea di Suasa dai ferventi preparativi a pochi giorni dall’evento.

Con un titolo e un’immagine volutamente provocatori quest’anno il Nino fa“lardo ai giovani”, chiamandoli a raccolta per un evento che conferma il suo successo, grazie al mix unico ed originale di tradizione, cultura, eno-gastronomia e spettacolo, in grado di catturare da oltre 10 anni migliaia di visitatori e turisti.

In occasione della conferenza stampa è stato presentato ufficialmente anche l’inedito video del Nino: un cortometraggio (da oggi su Youtube) che svela alcuni testimonial d’eccezione: il duo Fede e Tinto, conduttori di Decanter su Radio2, Paolo Notari, noto volto televisivo Rai, e l’attore Gian Marco Tognazzi.

Con “Lardo ai Giovani” è appunto il grasso a ispirare il programma della nuova edizione: sano, buono e indispensabile per il piacere della tavola, diventa un prezioso custode di sapori e saperi radicati nel territorio.

“Ho un bellissimo ricordo di questo evento”confessa Matteo Ricci “quando due anni fa ho preso parte personalmente al rito della “pista” con i mazzarini. Ero stato invitato al teatro di Sant’Andrea, mi aspettavo di intervenire ad un dibattito… invece mi son trovato a vestire il grembiule. È stato molto interessante, anche se sinceramente non sapevo se sarei riuscito a finire di preparare una salsiccia o se sarei svenuto prima. Per fortuna e con mia grande soddisfazione ho completato l’opera, grazie all’aiuto di questi uomini che tengono in vita tradizioni e mestieri importantissimi.

Il focus sui giovani mi colpisce in particolare: anche questa manifestazione testimonia come siano loro i protagonisti del dibattito politico e sociale di oggi. E lo dimostra il sottotitolo, che riprende non a caso il tema del lavoro, con il fatidico “choosy” ripreso in modo ironico.

Il ruolo della Festa del Nino nel territorio della provincia è quello di un appuntamento fondamentale per portare in vetrina le nostre eccellenze produttive, caratterizzate da persone che hanno a cuore la qualità e ne perfezionano la ricerca.”

Silvano Straccini (Duemilamusei) ha sottolineato l’intento “progettuale” oltre che culturale della manisfetazione: “ogni edizione racchiude un progetto specifico. Quest’anno si tratta di un progetto alimentare, che farà scoprire ai visitatori il dialogo fra cultura del cibo e artigianato. Con i Mazzarini del Nino mostreremo come si fa la prima stagionatura del lardo nelle terrecotte e utilizzeremo proprio quelle tipiche di Fratte Rosa.

I giovani sono il nostro pubblico pi importante. Vogliamo coinvolgerli in modo ironico ma senz’altro profondo su un tema, come la cultura alimentare, sul quale sono spesso distratti. Non a caso, sono giovani anche i protagonisti delle iniziative in programma, come lo chef Nicola Costantini, e gli esperti che tratteranno gli incontri, tutti preparati e competenti”.

Il programma si infittisce dunque di iniziative che strizzano l’occhio agli under 35. Fra le tante degustazioni, ecco allora lostreet food, il cibo da strada da assaporare per le vie di S. Andrea o la sera riuniti tutti in piazza attorno all’immancabile falò, e ancora gli aperitivi a tema, la Mai-aloteca, dedicata alle birre artigianali locali con l’unico inimitabile “Hamburger del Nino”, le visite guidate nelle cantine e i concerti serali.

Accanto all’assaggio, anche incontricon autori ed esperti eno-gastronomi, animazione per bambini,mostred’artigianato,laboratori di norcineria e ovviamente vendita dei prodotti (insaccati e salumi) realizzati con carni di suino della marca, provenienti dalla filiera locale Io Nino.

Storia e contemporaneità si intrecciano in un racconto vivo, che sa rinnovarsi con creatività per forme e contenuti. Un viaggio che riserva sorprese per tutta la famiglia, anche per i più piccini, alla scoperta di un borgo che affascina, attraverso i suoi abitanti, le sue usanze e i suoi mestieri senza tempo.

IL PROGRAMMA 2013 – Un assaggio in anteprima arriva già venerdì 18 con la Cena dei Grassi ore 20.30, PalaNino: piatti rigorosamente a tema ideati e preparati dallo chefNicola Costantini utilizzando carni e salumi esclusivamente provenienti dalla filiera Io Nino.Prenotazione obbligatoria: 366 1685626.

Sabato 19 in programmasin dal mattino visite guidate e degustazioni nelle cantine del territorio, per continuare nei ristoranti disseminati sul territorio, con il Pranzo del Nino e il suo menu di carne rigorosamente locale (solo su prenotazione direttamente nei ristoranti aderenti). Nel pomeriggio, alle 18.00, Il Gusto del grasso – il Nino tra piaceri e sensi di colpa: aperitivo con Tommaso Lucchetti (curatore scientifico dell’evento) in compagnia di alcuni giovani esperti di alimentazione, Riccardo Manieri e Ilaria Galimberti, per far scoprire tutto il sapore del grasso buono e sano.

Un momento della scorsa edizione

A conclusione dell’aperitivo, il solenne inizio della prima stagionatura del lardo nelleterrecotte di Fratte Rosa, sotto la sapiente direzione di Otello Renzi e dei mazzarini del Nino.

Sempre nel pomeriggio, spazio alla cultura con la visita guidata al Museo degli attrezzi agricoli d’epoca (collezione privata “Sesto Savelli”) mentre in serata i norcini all’opera mostrano la preparazione della tradizionale pista.

Per tutto il giorno e fino a cena degustazione di ricette di una volta: polenta e fagioli con le cotiche, padellaccia e fegatelli, braciole e costarelle, bistecche, salsicce, e cibi da strada (braciere rovente di salsicce e goletta, dolci fritti, vin brulè).

La sera continua con musica, balli e allegria intorno alla luce dei bracieri e del falò, con l’animazione di gruppi itineranti, fino al concerto della band “Amici dello zio Pecos” dalle 22.00, con un originale repertorio acustico che mescola più generi, dallo swing al rockabilly, blues e country.

Domenica 20 il territorio si assapora dai piedi: a partire dalle 9.00 i più sportivi partono per l’escursione di trekking “da Suasa a Suasa” a cura del CAI di Fossombrone (da Castelleone di Suasa, Ancona, fino a Sant’Andrea). La mattina prosegue con la mostra mercato “I prodotti consigliati dal Nino” e i festeggiamenti per la solennità di Sant’Antonio Abate e la benedizione degli animali, per la gioia dei più piccini.

Per tutto il giorno e fino a cena degustazione di ricette di una volta: polenta e fagioli con le cotiche, padellaccia e fegatelli, braciole e costarelle, bistecche e salsicce. Cibi da strada da consumare in piazza intorno al fuoco: braciere rovente di salsicce e goletta, dolci fritti, vin brulè nelle piazze e vie del centro storico.

Alle 15.00 degustazione di Cinta Senese, e ancora letture di fiabe per bambini e dirette radiofoniche dal giorno clou della festa (in collaborazione con Radio Fano).

Tre appuntamenti (15.00, 16.00, 18.30) per la degustazione di “Salumi delle Marche a confronto”,in abbinamento a vini del territorio regionale a cura di Piergiorgio Angelini, Otello Renzi e i delegati regionali AIS (Associazione Italiana Sommeliers), in collaborazione con In.PU.T. Prenotazione obbligatoria presso il Nino Shop e il punto In.Pu.t all’interno della manifestazione.

Alle 17.00 approfondimento culturale: conferenza a cura del prof. Nino Finauri “Rottamatori d’Arte”, i grandi innovatori nell’arte ancor prima delle avanguardie, quando non esistevano categorie di “giovani”.Alle 17.30 “Ironikontemporaneo” è lo spettacolo di musica contemporanea alternativa, nato dalla sperimentazione di Freak Antoni, ideatore del brano “Lardo ai Giovani” a cui la festa del Nino si è ispirata per questa edizione. Gran finale alle 22.00 con il falò di Sant’Antonio: il Nino saluta il pubblico dei suoi fan per dare appuntamento al prossimo anno.

Per il programma dettagliato: www.festadelnino.org

LA FILIERA “IO NINO” – La Festa del Nino è l’anima culturale di un’antica tradizione agricola locale, oggi sviluppatasi in una filiera d’eccellenza con un proprio marchio: IO NINO. Si possono contare sulle dita questi piccoli allevatori, distribuiti su un’area altrettanto circoscritta, l’alta Valle del Cesano (non lontano da Fano, in provincia di Pesaro e Urbino). Eppure hanno il merito di aver dato nuova vitalità e sviluppo ad una produzione tipica del territorio: quella del cosiddetto suino della marca. Non un maiale qualunque, quindi, ma una specie locale selezionata dalla Regione Marche con l’ASSAM (Agenzia Servizi Settore Agroalimentare Marche).

Le sue carni vengono lavorate seguendo un processo artigianale che premia qualità, genuinità, tracciabilità e sostenibilità. Tutto ciò grazie al rispetto dei tempi e dei modi di una sapiente tradizione: dai criteri di allevamento alla stagionalità delle fasi di macellazione e trasformazione. Obiettivo: far arrivare sulle nostre tavole prodotti freschi, insaccati e salumi che – citando lo stesso slogan- sono proprio “fatti come devono essere fatti”.

Per info su prodotti e punti vendita: www.ionino.it

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