di Redazione
16 gennaio 2013
PESARO – La grande cavalcata dell’Under 21 dell’Italservice PesaroFano, campione d’Italia 2012, è stata esaltata al Galà dello Sport con il primo premio speciale Pindaro. Ma anche le gesta della prima squadra arrivata ai playoff di serie A2. Sono state le mani della “madrina” della serata, Evelina Mucerscaia, e del presidente dell’associazione Pindaro, Michele Spagnuolo, a consegnarlo al vicepresidente Mercantini.
“La vera vittoria è stata unire le forze di Pesaro e Fano – ha detto Mercatini ritirando il quadro d’autore del maestro Cicarè e salendo sul palco con l’attuale under 21 – L’unione fa la forza, e questa va cavalcata. Fino ad ora ha fornito giocatori che oggi giocano in A. Ora più che mai bisogna trovare e puntare sui ragazzi giovani della nostra zona”.
Parole più che condivisibili in un periodo dove tutti cercano di razionalizzare le risorse. Il problema è riuscire a rimanere competitivi, come fa da anni il PesaroFano griffato Italservice, la cui prima squadra staziona a metà classifica nel campionato nazionale di serie A2 girone A. L’attualità più stringente racconta di una sfida, quella di sabato prossimo al Belluno a Campanara (inizio ore 15.30, ingresso libero come al solito), basilare per il futuro dei biancorossi-granata di mister Osimani, dopo il rovescio casalingo col rinnovato Lecco che ha chiuso l’andata.
La conferma arriva dal giovane Andrea Ganzetti: “Sarà un match decisivo per noi. Una vittoria contro i veneti, a cui credo mancherà l’elemento più rappresentativo per squalifica (l’ex Jonatas Melo, ndr), ci darebbe punti importanti in chiave salvezza”.
Ganzetti è colonna anche della compagine under 21 del PesaroFano, quella che disputa il girone G con lo scudetto di campione d’Italia sul petto: “Siamo secondi con 41 punti dopo 18 giornate, a meno 9 dalla capolista Civitanova. Potevamo fare qualcosina in più ma le cose tutto sommato stanno andando bene. Se mi pesa giocare sia al sabato che alla domenica? Assolutamente no. Certo, quando ho un buon minutaggio con la prima squadra, giocare la mattina seguente con l’under 21 non è facilissimo però è stimolante”.
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