di Redazione
17 gennaio 2013
ROMA – Dopo Schifani, anche Massimo Donati fa un invito ad Aldo Di Giacomo: “Interrompa lo sciopero della fame e della sete”.
Il co-fondatore di Centro Democratico, prima senatore e poi capogruppo alla Camera dell’Italia dei valori, ha dimarato una nota in cui parla dell’emergenza carceri. “Sosteniamo le ragioni della protesta di Aldo Di Giacomo – si legge – agente di polizia penitenziaria e consigliere del Sappe, a cui rivolgiamo l’invito ad interrompere lo sciopero della fame e della sete. Non è accettabile che in un Paese dell’Europa del 2013 si debba arrivare a compiere questi gesti estremi per richiamare l’attenzione sul rispetto dei più elementari diritti umani. Per questo, noi di Centro Democratico metteremo ai primi posti fra i provvedimenti del prossimo governo di centrosinistra una seria riforma delle carceri. E confidiamo che il prezioso apporto di Giovanni Maria Flick, candidato nelle nostre liste per le elezioni politiche, possa rappresentare un elemento strategico di questa riforma”.
Da anni Aldo Di Giacomo si batte per porre all’attenzione di tutti il problema sulle strutture detentive, con il sovraffollamento di detenuti e l’esiguità di agenti di polizia penitenziaria, quelli che impropriamente vengono detti guardie carcerarie, che non risparmia nemmeno la nostra provincia, come la casa circondariale di Villa Fastiggi e il carcere di Fossombrone.
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