di Redazione
18 gennaio 2013
PESARO – “Ci siamo battuti fin dall’inizio per evitare una liberalizzazione selvaggia delle attività accessorie negli stabilimenti balneari perché sapevamo che non avrebbe fatto altro che creare caos. Finalmente la modifica apportata al Decreto legge “Crescita Bis”, che a breve sarà convertito in legge ordinaria, ci dà ragione”.
Così interviene il direttore provinciale Fiepet Domenico Passeri illustrando l’articolo 34-quater con il quale il Governo centrale ha modificato radicalmente la legge con la quale si regolamentava la gestione dell’attività accessoria di somministrazione di alimenti e bevande e di intrattenimento musicale all’interno degli stabilimenti balneari.
“E’ sulla base di alcune indicazioni fornite proprio dalla nostra associazione, che è stato modificato l’articolo di legge. Si tratta di un cambiamento fondamentale: con questa modifica saranno, infatti, le Regioni a gestire le linee guida per lo svolgimento di tali attività. Non era possibile pensare di gestire una materia tanto delicata né con la sua centralizzazione, né tanto meno con una liberalizzazione selvaggia. Molte sono le varianti da tenere in considerazione: le caratteristiche delle singole spiagge, le necessità dei comuni, ma anche quanto o quanto poco siano attrezzati i luoghi in prossimità delle spiagge. Il turismo balneare è una risorsa che va preservata, ma lo sono anche l’accoglienza e la ristorazione: la liberalizzazione coatta delle attività accessorie non avrebbe fatto altro che armarle una contro l’altra. Le Regioni, invece, sono in grado di intervenire, con una programmazione mirata e condivisa, sulle singole aree lasciando agli stabilimenti possibilità di organizzarsi nei luoghi nei quali il retro spiaggia non sia fornito di servizi oppure decidendo di far collaborare stabilimenti, ristoranti e alberghi con discipline ad hoc”.
La federazione italiana degli esercenti pubblici e del turismo, aderente a Confesercenti, incassa dunque una vittoria legislativa che potrà rivelarsi di primaria importanza sia nella tutela delle attività esistenti che nella regolamentazione di quelle che apriranno in un prossimo futuro.
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