di Redazione
18 gennaio 2013
Dal Fronte di Azione popolare riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:
PESARO – Non si è ancora placato il clamore suscitato dall’esposto del movimento “Fronte di Azione Popolare” contro la Provincia, per le irregolarità riscontrate nell’appalto per la realizzazione delle pensiline dei bus. L’esposto è stato presentato alla Procura, alla Corte dei Conti fino a Bruxelles, in quanto l’appalto riguardava fondi comunitari. Il presidente del movimento Giacomo Rossi, ritorna sull’argomento, sottolineando come il tema del controllo efficace sull’attività amministrativa e contabile delle stazioni appaltanti sia uno strumento di fondamentale importanza per riportare la macchina amministrativa a funzionare entro parametri di efficienza ed economicità.
Dice Rossi: ”Il nostro movimento è impegnato in prima linea nel portare avanti delle vere e proprie battaglie sulla trasparenza, denunciando la mala gestione e la dissipazione dei fondi pubblici negli enti, al fine di evitare che gli illeciti e gli sprechi abbiano una ricaduta sui cittadini con esasperanti forme di pressione fiscale. Tempo fa il Dott. Francesco Nitri, magistrato civile del Tribunale di Pesaro, aveva dato perfettamente risalto a questa correlazione, rilasciando importanti dichiarazioni sull’odierna assenza di controlli sulla spesa pubblica preventiva e consuntiva negli enti. Inoltre, non aspettandosi un interessamento dalle parti politiche, aveva auspicato la creazione di un movimento d’opinione costituito da giuristi, economisti ed esperti di contabilità pubblica che stimolasse un dibattito su questo importante aspetto del debito pubblico che rimane di sovente nell’ombra. E’ un dato di fatto che l’abolizione nel 2001 dei CO.RE.CO. (Comitati Regionali di Controllo), che erano organi istituzionali e non politici, abbia dato il via libera ad ogni genere di spreco e illecito e che da allora, stia aumentando la spesa pubblica, come sostenuto anche di recente dalla Corte dei Conti. L’azione di responsabilità amministrativa che le Pubbliche Amministrazioni possono mettere in atto per denunciare la cattiva gestione dei soldi pubblici alla magistratura contabile, non costituisce garanzia sufficiente ad assicurare che la finanza pubblica sia tenuta effettivamente sotto controllo. Anche le commissioni di controllo e garanzia, oppure i vari comitati di controllo interni agli enti, non sembrano avere la forza sufficiente per risolvere il problema della cattiva gestione delle risorse collettive”. Continua Rossi; “Il nostro movimento condivide il progetto del giudice Nitri e proprio per la trasversalità che lo caratterizza, non teme, a differenza del sistema partitico convenzionale, di affrontare questo importante tema in un dibattito pubblico. Auspichiamo che partendo da un rinnovato clima di collaborazione tra le parti, nascano i presupposti per un ritorno al controllo indipendente dell’attività amministrativa degli enti, che è oggi indispensabile. Condividiamo anche il fatto che bisogna introdurre al più presto delle normative per attribuire responsabilità di natura patrimoniale a tutti coloro che causano dei dissesti alle finanze pubbliche”. Il FAP è pronto anche a sostenere qualunque iniziativa popolare o proposta di legge che possa promuovere un intervento del legislatore su questo argomento e favorire la reintroduzione nell’ordinamento italiano di organismi indipendenti di controllo nazionale o territoriale assimilabili ai precedenti CO.RE.CO, al pari di quanto avviene già in altri paesi europei come la Germania, la Spagna e l’Austria.
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