di Redazione
18 gennaio 2013
PESARO – Nel corso del 2012 il personale militare della Guardia Costiera di Pesaro sotto la direzione del comandante – capitano di Fregata Massimo Di Martino – sono stati impegnati in una continua ed intensa attività di vigilanza e controllo per la tutela di tutte le attività connesse all’uso degli ambiti marittimi e portuali.
L’attività posta in essere dai militari, organizzata e condotta nell’ambito degli ordinari compiti istituzionali, ha riguardato il territorio di giurisdizione che si estende dalla foce del torrente Tavollo alla foce del fiume Cesano, lungo i 42 chilometri di costa di competenza e può essere inquadrata e riassunta con l’individuazione delle 5 mission principali:
1. Ricerca e soccorso per la salvaguardia della vita umana in mare
2. Sicurezza e security della navigazione e dei porti
3. Vigilanza sulla filiera della pesca (dal mare al consumatore) e sul diporto nautico
4. Vigilanza ambientale, polizia marittima e demaniale
5. Varie funzioni amministrative conferite dal Codice della Navigazione e dalle leggi speciali marittime
Per quanto riguarda il primario compito della ricerca e soccorso in mare, sono stati effettuati 29 interventi, che hanno permesso di trarre in salvo complessivamente 38 persone in pericolo, grazie al tempestivo impiego delle dipendenti motovedette; tra queste, in particolare, è da menzionare l’unità SAR CP872 condotta da equipaggi altamente specializzati e specificamente formati per l’espletamento di siffatta delicata attività, in servizio 24 ore su 24 e per 365 giorni l’anno.
In aggiunta, sono a disposizione le motovedette CP 2086 e CP535, a cui vengono affiancati nel periodo estivo anche 5 mezzi di tipo minore, tra cui una moto d’acqua; tali unità vengono impiegati per il pattugliamento costiero e la vigilanza di polizia marittima, entro i sopra citati confini giurisdizionali.
Per quanto riguarda, inoltre, la materia della sicurezza e security nei porti, sono stati numerosi i controlli in ambito portuale, svolti al fine di garantire il rispetto delle norme che ne regolano la viabilità e il corretto uso.
Per gli altri compiti d’istituto durante l’intero anno sono stati effettuati: per la vigilanza ai fini della protezione e tutela ambientate 1500 controlli, anche con la stretta collaborazione della locale Arpam, che hanno permesso di elaborare una mappatura e un censimento degli scarichi che si affacciano sul mare; altrettanti controlli nella materia del demanio marittimo, distribuiti sui 214 stabilimenti balneari presenti; quasi 2.000 controlli in materia di pesca, lungo tutta la filiera ittica senza soluzione di continuità (dal peschereccio sino al consumatore finale); circa 1800 controlli e verifiche sulle unità da diporto, da pesca e da traffico.
Altrettanto importante è stato l’impegno profuso nell’attività preventiva finalizzata a garantire la navigabilità delle unità, concretizzatasi nel rilascio di circa 90 certificati di sicurezza per le navi da traffico, da pesca e da diporto, operanti presso gli scali del Compartimento ed alle ispezioni di Security effettuate all’estero a navi italiane impegnate in viaggi internazionali e alle inchieste amministrative su incidenti e sinistri marittimi avvenuti nel corso dell’anno appena concluso.
A seguito di tali intense attività sono state elevate complessivamente 509 sanzioni amministrative per un ammontare di circa 148.000 euro. Sono state inoltrate 15 notizie di reato presso la Procura della Repubblica di Pesaro, in conseguenza delle quali sono stati posti sotto sequestro ben 1.360 chilogrammi circa di prodotto ittico che versava in cattivo stato di conservazione, probabilmente destinato ad essere messo in commercio, 18 attrezzi da pesca, non corrispondenti alle vigenti normative di settore, e alcuni manufatti (o porzioni di essi) che andavano ad occupare abusivamente aree demaniali.
L’attività di vigilanza continuerà senza sosta anche per il nuovo anno appena iniziato, a favore della collettività che potrà contare, come sempre, su una organizzazione efficiente e sempre pronta ed attenta alle esigenze dell’utenza tutta tale da costituisce un vero e proprio “sportello unico del mare”.
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