di Redazione
19 gennaio 2013
Marco Pezzolesi, direttore della cooperativa di pescatori Coomarpesca, e Simone Cecchettini, responsabile regionale di Lega Pesca Marche, lanciano così un ulteriore appello agli amministratori regionali e a quelli comunali, che si incontreranno lunedì 21 gennaio a Fano (Pu), affinché si possa procedere con l’avvio dei lavori per la realizzazione della cassa di colmata nel porto di Ancona dove, una volta ultimata, potranno essere trasferiti i fanghi già dragati, e quelli ancora da scavare, nel porto fanese. “Condizione vitale – sottolineano Pezzolesi e Cecchettini -, come abbiamo ripetuto innumerevoli volte, per permettere ai pescatori della marineria fanese di lavorare in sicurezza e per non far morire il comparto della pesca”. I soci della Coomarpesca non si sono mai arresi di fronte alle difficoltà dettate dall’operare in un accesso al porto difficile e pericoloso, con gli scafi che rischiano di arenarsi nella sabbia del canale e che hanno causato l’abbandono del porto da parte di diversi armatori, che si sono trasferiti ad Ancona e a Pesaro. Sono stati sempre impegnati a sollecitare, più volte anche con manifestazioni di protesta, i rappresentati politici ed amministrativi per la realizzazione del dragaggio e della cassa di colmata ad Ancona. “Siamo in contatto con la ditta che ha vinto l’appalto per l’opera ad Ancona – spiegano Pezzolesi e Cecchettini – e auspichiamo che i lavori possano partire al più presto”. Per il loro inizio manca la sottoscrizione del contratto con l’azienda che ha vinto l’appalto, la Coseam di Modena, da parte della Regione Marche e la Coomarpesca auspica che, proprio l’incontro di lunedì con la Giunta comunale fanese, sia un ulteriore stimolo ad attivare tutte le procedure necessarie. Dopo la firma del contratto, a febbraio potrebbero iniziare i lavori nel porto di Ancona, che richiederebbero circa un anno per il completamento. Solo allora, i fanghi del porto di Fano (Pu) potrebbero essere stoccati nella cassa di colmata.
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