20 gennaio 2013
ACEA ROMA – SCAVOLINI BANCA MARCHE 65-64
ACEA ROMA: Goss 5, Jones B. 4, Tambone 5, Tonolli 0, Gorrieri 0, Caridà ne, Datome 21, Guagliardi ne, Taylor 12, Lawal 12, Czyz 4, Lorant 2. All. Calvani
SCAVOLINI BANCA MARCHE: Cavaliero 10, Stipcevic 13, Barbour 20, Thomas 1, Crosariol 8, Flamini 0, Mack 3, Bryan 2, Amici 0, Kinsey 7. All. Markovski
ARBITRI: Sabetta, Vicino, Caiazza
PARZIALI: 14-16, 19-19, 22-14, 10-15
ROMA – Sconfitta al fotofinish per una Scavolini Banca Marche che ha pagato a caro prezzo gli errori dal lunetta nel finale. Un vero peccato perché – anche se ha sempre inseguito nel secondo tempo – la Vuelle ha avuto il pallone della vittoria con Cavaliero, che non è riuscito sulla sirena a segnare il canestro della vittoria. In una partita a punteggio basso a fare la differenza sono stati i palloni persi e la brutta percentuale da tre. Così una Roma non brillantissima riesce ad imporsi con il minimo scarto: 65 a 64 il risultato finale.
Solito quintetto iniziale per la Vuelle con Flamini ad occuparsi di Gigi Datome, il pericolo pubblico numero uno avversario, mentre Roma deve rinunciare a D’Ercole che all’andata fece molto male con le sue triple. Bisogna aspettare due minuti per vedere il primo canestro dell’incontro grazie ad un’iniziativa di Kinsey. L’Acea fatica a battere la difesa biancorossa e trova i primi due punti dopo quattro minuti con un rimbalzo offensivo di Lawal. Kinsey fa vedere di essere in grado di attaccare il ferro e con una poderosa schiacciata porta Pesaro avanti 6 a 4 in un primo quarto nel quale gli attacchi faticano parecchio a prendersi tiri puliti. Primi cambi per Markovski che mette sul parquet Thomas e Mack. Si vede anche Cavaliero in un quintetto che non riesce più a segnare con i padroni di casa che volano fino al 12 a 8. Ci vuole un’azione da tre punti di Barbour per sbloccare la Scavolini Banca Marche con il numero 8 biancorosso che replica subito con la tripla del 14 pari. Una schiacciata di Bryan su assist di Thomas fissa il punteggio del primo quarto sul 16 a 14 a favore dei pesaresi.
Una tripla di Datome apre il secondo periodo, subito imitato da Lamont Mack. Si continua comunque a segnare poco, più per demerito degli attacchi che per reale bravura delle difese: il tabellone al 14’ dice che Pesaro è avanti 21 a 20 dopo i primi due punti di Stipcevic. La tripla da sette metri di Cavaliero dà il massimo vantaggio alla Vuelle ma due schiacciate di un fenomenale Datome (tutti suoi i punti romani del quarto) riportano l’incontro in parità a quota 24. Entra anche Alessandro Amici per una Scavolini Banca Marche che con la seconda tripla di serata di Cavaliero si porta sul più 6 (30-24 al 18’). Barbour è già in doppia cifra (11) con una bella conclusione dall’angolo e una positiva Vuelle chiude in vantaggio il primo tempo con il punteggio di 35 a 33.
Le statistiche di metà partita evidenziano una sostanziale parità a rimbalzo per una Vuelle che ha tirato più volte da tre punti (14) che da due (12), atteggiamento che non le ha permesso di caricare di falli gli avversari (solamente sei le penalità commesse dai romani).
Inizio ripresa con Pesaro in leggera difficoltà con soli due punti segnati nei primi tre minuti. Lawal viene lasciato troppo solo da Crosariol a l’Acea con un parziale di 10 a 2 si porta avanti di 6 (43-37), con Markovski che deve chiedere timeout per fermare il brutto momento dei suoi giocatori. Stipcevic finalmente trova la prima tripla della serata dopo quattro errori e il croato sa che servono i suoi punti per non far scappare gli avversari replicando subito dall’arco nell’azione successiva. Ma Roma ha un Datome immarcabile e il suo diciannovesimo punto fa volare l’Acea sul 55 a 47. Barbour con una bella schiacciata ad una mano fa chiudere ai suoi il terzo quarto sotto di sei (55-49).
Il solito terzo quarto sottotono dei pesaresi ha comunque lasciato ancora ampiamente aperta la partita con la Scavolini Banca Marche che dovrebbe rimanere in scia per provare la zampata nel finale. Barbour con un paio di entrate apre le danze dell’ultimo periodo ma la Vuelle accusa qualche amnesia di troppo in difesa lasciando libero dal perimetro il giovane Tambone per la tripla del 60 a 53. Markovski si gioca la carta dei tre piccoli con Stipcevic, Thomas e Cavaliero ripresentando come ad Avellino Barbour da numero 4 tattico. Si vede anche qualche minuto di zona ma è l’attacco biancorosso a faticare nel prendersi un tiro pulito con un paio di sanguinose infrazioni di 24 secondi che producono altrettante palle perse. Datome in alley-hoop porta l’Acea sul 62 a 55 con tre minuti sul cronometro, mentre Barbour sbaglia tre conclusioni fondamentali per le speranze di rimonta biancorosse. Stipcevic è l’ultimo a mollare e con una tripla riporta la Vuelle sotto di 5 (64 a 59) a 100 secondi dalla sirena, Taylor segna un libero ed è ancora il play croato a riportare a meno 4 i suoi con una bella conclusione. L’Acea perde palla e con 47 secondi da giocare la Scavolini Banca Marche si affida a Barbour che colpisce da tre (65-64) a 30 secondi dal termine. Roma sbaglia ancora ma Barbour affretta la conclusione e Goss a tre secondi si ritrova in lunetta per i due liberi della sicurezza. L’americano li sbaglia entrambi lasciando a Pesaro l’ultimo tiro: Cavaliero parte come un razzo ma la sua conclusione è sputata dal ferro anche se probabilmente era arrivata fuori tempo massimo.
Un vero peccato perché i due punti avrebbero fatto molto comodo. Roma tira un sospiro di sollievo e vince 65 a 64.
Articolo molto ben scritto e, finalmente, con una punteggiatura corretta. Il mio suggerimento in proposito, formulato non a fini di critica ma a fin di bene, ha dato evidentemente i suoi frutti. Cordiali saluti