Scavolini, in Laguna beffa disUmana

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3 febbraio 2013

UMANA VENEZIA – SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO 71-68
UMANA VENEZIA: Clark 6, Bulleri 2, Diawara 19, Marconato 0, Zoroski 3, Szewczyk 3, Young 22, Bowers 3, Rosselli 5, Magro 6, Hubalek 2. All. Mazzon
SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO: Cavaliero 9, Stipcevic 15, Barbour 15, Thomas 0, Crosariol 19, Flamini 0, Mack 2, Bryan 2, Amici 2, Kinsey 4. All. Markovski
ARBITRI: Mattioli, Filippini, Terreni
PARZIALI: 22-16, 19-21, 13-12, 17-19

 

PESARO – Altra sconfitta al fotofinish subita dalla Scavolini Banca Marche, che dopo aver inseguito per tutto il match non riesce a portare l’incontro al supplementare fallendo con Stipcevic il libero della parità. Una vera disdetta perché – pur subendo pesantemente a rimbalzo – la Vuelle non ha mai mollato, rimanendo sempre a contatto con gli avversari per giocarsela in un finale punto a punto come già avvenuto a Roma. Adesso la pausa servirà per recuperare la condizione fisica necessaria per affrontare l’ultima decisiva fase della stagione.

Markovski ha recuperato tutti gli effettivi dopo una settimana complicata con allenamenti ridotti per acciacchi vari. Una schiacciata di Crosariol dà il primo vantaggio alla Vuelle sul 4-2 ma due triple di Young vanificano il buon avvio biancorosso con l’Umana che si porta in un amen sull’11 a 4. I veneziani non sbagliano niente dalla lunga distanza e con la quarta conclusione consecutiva dai 6,75 si portano sul 14 a 6 con l’attacco biancorosso che si affida al gioco dentro l’area con Crosariol che fa la voce grossa contro Daniele Magro. Primi cambi per la Scavolini Banca Marche con Mack e Thomas sul parquet per migliorare l’intensità difensiva ma qualche rimbalzo offensivo di troppo concesso dai lunghi pesaresi consente ai lagunari di mantenersi avanti di sei lunghezze (16-10 al 7’). Flamini e Mack hanno già commesso due falli a testa e Markovski deve subito ricorrere a Barbour come numero quattro, ma l’americano fatica a contenere i diretti avversari e Venezia appoggiando il pallone sui propri lunghi si mantiene saldamente avanti (22-14), il dodicesimo punto di un positivo Crosariol consente alla Vuelle di chiudere il primo quarto sotto di sei punti sul 16 a 22.

Il secondo quarto vede i padroni di casa allungare sul 27 a 16 con i pesaresi che aspettano ancora dei segnali di vita dai propri americani, Kinsey e Barbour segnano i primi loro canestri dell’incontro e su un contropiede chiuso dal numero otto biancorosso la Scavolini Banca Marche si riporta in scia dei veneziani (27-22) grazie ad una difesa leggermente più accorta, Stipcevic fatica a liberarsi dai raddoppi avversari e senza la consueta regia del croato la Vuelle si trova in difficoltà contro la zona ordinata da Mazzon, ci vuole una tripla di Barbour per bucare la difesa veneziana e riportare a meno tre la Scavolini Banca Marche (33-30 al 17’), un Cavaliero non in grandissima serata commette il suo terzo fallo e Markovski schiera al suo posto Alessandro Amici che si sbatte a rimbalzo segnando il meno sei (41-35), una conclusione a fil di sirena di Stipcevic fissa il punteggio a fine primo tempo sul 41 a 37 per i veneziani.

Le statistiche di metà partita evidenziano il dominio dell’Umana a rimbalzo (21-11) e la bruttissima percentuale pesarese dalla linea da tre punti (1 su 10), dal miglioramento di queste cifre passeranno le possibilità della Vuelle di restare in partita fino al termine.

La seconda tripla di Barbour apre la ripresa per il meno due biancorosso (43-41) con Venezia che ha segnato un solo canestro in quattro minuti, Stipcevic in conclusione acrobatica dai sette metri mantiene la Vuelle in scia anche se Young con cinque punti consecutivi consente all’Umana di rimanere avanti con un discreto margine (51-44), Markovski finora ha avuto pochissimo da un Tarence Kinsey fuori dal match e da Cavaliero ancora a quota zero, Thomas non guarda mai il canestro ma in difesa si fa vedere con un paio di bei recuperi ma la Scavolini Banca Marche fatica troppo a trovare la via del canestro e i padroni di casa pur senza strafare riescono a mantenersi costantemente avanti nel punteggio chiudendo il terzo quarto avanti di cinque lunghezze sul 54 a 49.

C’è la sensazione che Pesaro potrebbe anche provare a portare a casa i due punti se Kinsey e Stipcevic alzassero di qualche step il loro rendimento, con Venezia che non è ancora riuscita a dare il colpo di grazia definitivo alla Vuelle, un gioco da tre punti di Crosariol (17 per lui) ridà il meno due alla Scavolini Banca Marche, ma l’aggancio ancora una volta non riesce ai ragazzi di Markovski che lasciando i soliti rimbalzi offensivi agli avversari si ritrovano nuovamente sotto di sei (58-52), un paio di banali errori da distanza ravvicinata aprono un’autostrada al contropiede di Venezia che con Young si porta nuovamente a più nove (65-56 al 35’), Kinsey e Stipcevic segnano un paio di bei canestri in mezzo al traffico per il meno cinque, ma dopo un rigore fallito da Crosariol, Diawara sull’ennesimo rimbalzo offensivo lasciato colpevolmente dalla difesa biancorossa, trova un’azione da tre punti per il nuovo più otto (68-60) a tre dal termine, Cavaliero in entrata e Stipcevic dall’angolino fissano un parziale di cinque a zero per il 65 a 68 a cento secondi dalla sirena e il triestino in contropiede fissa il meno uno quando si entra nell’ultimo minuto, Venezia sbaglia da tre ma sull’entrata di Cavaliero gli arbitri fischiano un dubbio fallo di sfondamento e sul ribaltamento Diawara può andare in lunetta con 17 secondi sul cronometro, il francese ne segna solamente uno per il 69 a 67 e Pesaro ha la palla della vittoria in mano, Stipcevic fa la cosa più logica andandosi a procurare due liberi, ma purtroppo fallisce il primo e non riesce a sbagliare il secondo per poter catturare il rimbalzo offensivo, con tre secondi da giocare Venezia chiama timeout e Young non fallisce dalla lunetta per il 71 a 68 finale, un vero peccato perché Pesaro ha sciupato la possibilità di andare almeno al supplementare.

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Un commento to “Scavolini, in Laguna beffa disUmana”

  1. Roberto scrive:

    Lo sfondamento di Cavaliero ė stato un furto vero e proprio. Complimenti all’arbitro Mattioli. È stato vergognoso. Due punti rubati.

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