di Redazione
12 febbraio 2013
PESARO – “Se non ci sarà, in breve tempo, una reale, leale e seria inversione di tendenza, bisognerà prendere atto che in questa provincia l’interesse per l’occupazione è pari allo zero”. Così il presidente di Confindustria Pesaro Urbino, Claudio Pagliano, dopo la mancata autorizzazione all’ampliamento del sito produttivo dell’azienda Xanitalia.

Claudio Pagliano, presidente degli industriali pesaresi, tra il direttore Salvatore Giordano (a destra) e Luca Paolazzi, direttore nazionale del Centro studi dell'associazione
La variante è bloccata dalle pubbliche amministrazioni da sette anni e “non è la prima volta che le nostre aziende si trovano paralizzate da una burocrazia miope e oppressiva”. “Sono profondamente amareggiato – ha aggiunto Pagliano -, perché questa situazione è tanto più grave oggi all’interno di uno stato di crisi acuta dell’economia, che ha portato il nostro Paese ai livelli produttivi degli anni ’90 e a una disoccupazione che ormai riguarda due terzi dei nostri giovani”.
Il presidente Pagliano ha ricordato che “Xanitalia è un’azienda in crescita perché è riuscita ad imporsi sui mercati esteri, grazie ad una specifica attività di ricerca ed innovazione, e la sua espansione a Pesaro prevede anche uno sviluppo occupazionale, che i ritardi e il rimpallarsi delle responsabilità stanno azzerando”.
A Palazzo Ciacchi è ferma la convinzione che “nel giro di tre settimane la Regione Marche possa, percorrendo una corsia preferenziale e rispettosa delle leggi, permettere a Xanitalia di non spostare il suo stabilimento in un’altra sede”. “Non trovare una soluzione positiva per un’azienda che vuole crescere ha dell’incredibile, ma è anche il segno di una pubblica amministrazione che vuole continuare a trattare cittadini ed imprese da sudditi”.
“Sia chiaro – ha concluso Pagliano – che l’industria non vuole invadere alcun campo e rispetta le decisioni degli amministratori, sempre che queste ci siano. E’ impensabile in una moderna economia di mercato fare come lo struzzo e nascondere la testa sotto la sabbia. I cittadini votano per scegliere amministratori in grado di assumersi delle responsabilità”.
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