Anonimo oltraggia un manifesto di Ingroia

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16 febbraio 2013

PESARO – E’ vero, viviamo nel tempo degli insulti, di chi urla di più per avere ragione, dei “magistrati cancro”, della “magistratura politicizzata che fa danni alle imprese”, meglio quella che si fa corrompere per cambiare le sentenze non più in nome del popolo italiano, ma del signorotto di turno. Eppure, qualche mattina fa, camminando in fretta in Viale della Repubblica, non abbiamo potuto trattenere lo stupore osservando l’oltraggio a un magistrato sceso in politica. Il manifesto che invitava a votare Ingroia, e quindi Rivoluzione Civile, era stato deturpato da una scritta che meriterebbe l’indignazione di tutti i cittadini onesti. Una mano anonima aveva scritto: “PM di merda”.

Il manifesto di Ingroia

Ora, uno può condividere poco o addirittura niente del pensiero politico di Antonio Ingroia, ma descrivere “PM di merda” un uomo, prima ancora che un magistrato, che ha fatto della lotta alla criminalità organizzata, alla Mafia, un impegno di vita, racconta che il mondo gira al contrario.

E se anche la scritta non fosse figlia di un pensiero politico, ma di altri ambienti che odiano la magistratura che fa il proprio dovere, a favore dello Stato, dei cittadini, quindi di tutti noi, cambierebbe davvero poco.

Il gesto è il vomito di chi tra chi difende il diritto e chi lo oltraggia, sta con quest’ultimo. Non sostiene chi combatte la criminalità organizzata, la Mafia e le altre associazioni simili, chi rischia la vita tutti i giorni, ma chi nell’ombra prepara gli agguati.

La nostra triste storia fatta di tanti uomini di legge – magistrati, poliziotti, carabinieri, amministratori onesti e liberi giornalisti – morti ammazzati dal tritolo, dai mitra, dai fucili a canne mozze, dalle pistole con la matricola abrasa, conosce anche l’oltraggio di un anonimo che scrive con il proprio fango, il proprio vomito una frase che ha provocato il disgusto di molti che, anche solo per caso, l’hanno letta su un manifesto elettorale in Viale della Repubblica, a Pesaro. Non sembra vero, ma è vero, purtroppo, anche se qualcuno ha provveduto a sostituire subito il manifesto che ricorda il coraggio di Antonio Ingroia, tutto l’opposto della vigliaccheria di un anonimo.

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