Sacchetti: “Non vorrei giocare con Pesaro”

di 

20 febbraio 2013

PESARO – Meo Sacchetti, allenatore della Dinamo Banco di Sardegna, ospite di Tiri Liberi, trasmissione che Videolina dedica alla pallacanestro, ha parlato della recente vittoria sull’Umana Venezia, ma anche dei timori per sfida casalinga di domenica con la Scavolini. Se Sassari ha sconfitto la squadra che sembrava la più in forma del campionato, l’Umana Venezia reduce fa sette vittorie nelle ultime otto partite, Pesaro ha fermato i campioni d’Italia.

Meo Sacchetti

Meo Sacchetti

“Avevamo paura di Venezia, anche per i risultati recenti. Ancor più quando abbiamo dovuto rinunciare a Bootsy Thornton (per tutto il secondo tempo; ndr). Però i ragazzi sono stati bravi, a iniziare dai Diener, strepitosi nel terzo periodo, per proseguire con la fiammate di De Vecchi che hanno chiuso la partita”.

Abbiamo anticipato che le notizie arrivate da Sassari darebbero Thornton fuori per un paio di settimane. E coach Sacchetti come l’ha raccontata all’emittente televisiva cagliaritana?

Thornton ha subìto un infortunio muscolare. Ci fa paura che se Bootsy si ferma significa che non è una stupidaggine”.

Però avete recuperato Ignerski, reduce da problemi fisici.

Fin dalla partita di Biella, dove ha preso una botta. Si è fermato e si è fatto di nuovo male. Per un giocatore della sua mole è difficile ritrovare subito la condizione. Passo dopo passo, è tornato in forma e domenica si è vista la sua importanza. Non dimenticate che lui è nuovo e che, malgrado si dica il contrario, non è facile entrare subito in sintonia con il nostro sistema, giocare in una squadra dove ci sono molti finalizzatori e gli americani fanno la parte del leone. Però lui è bravo e sa passare bene la palla. Inoltre ha avuto problemi con i bellissimi bambini, due gemelli. Si addormenta uno e si sveglia l’altro. Ci siamo passati tutti e non è facile andare all’allenamento dopo una notte insonne”.

Avete cercato Mancinelli, anzi vi ha cercato lui. E’ il tipo di giocatore che inseguite?

Non c’è un identikit di un giocatore ideale, perché in questo momento ci possiamo muovere solo per un italiano o un comunitario. E un giocatore del livello di Mancinelli non si trova. Stiamo valutando tante cose, ma io devo essere convinto della scelta, non voglio prendere il primo che capita. Sarebbe diverso se Travis Diener diventasse italiano. Non chiedetemi, però, quando accadrà. Ne parleremo quando gli arriverà il passaporto…”.

Pesaro – che il giornalista di Videolina definisce una “brutta bestia” – è cambiata, decisamente, rigenerata dall’arrivo di coach Markovski.

Una squadra completamente diversa da quella di inizio stagione con l’inserimento di nuovi americani e un gioco particolare. La scelta più importante è l’ingaggio di un playmaker di livello come Stipčević, già ottimo a Varese. Non ci attende una partita facile, è una di quelle gare che mai vorrei giocare. I ragazzi lo sanno, sono stati avvertiti. Mi preoccupa più la partita con Pesaro di quella con Venezia, anzi con Siena. Il campionato si fa con queste vittorie…”.

Anche perché battendo Pesaro, con Varese attesa dal derby con Cantù…

Questi discorsi valgono per il calcio, non per il basket. Da noi i conti si fanno ai playoff. Lì sì che sarà importante partire da una buona posizione”.

Sacchetti ha allungato il contratto fino al 2018, senza alcuna possibilità di uscita, per l’allenatore ma anche per la società.

Quando lavori in un posto dove ti trovi bene, con gente seria, come fai a dire di no di fronte a un’offerta così. Credo che il piacere di stare insieme sia reciproco. Qui si può lavorare pensando al presente, ma anche al futuro. La base è buona, come dimostrano gli ottimi risultati ottenuti”.

Adesso non vi resta che puntare allo scudetto…

Se rispondo in un modo, passo per presuntuoso… Mettiamola così: siamo realisti, ma abbiamo anche noi i sogni. E sognare non costa niente”.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>