di Redazione
24 febbraio 2013
FANO – “Un Riccardo gigantesco, fuori scala rispetto agli altri attori e alla scena, costretto a chinarsi per potersi specchiare, per passare da una porta o per guardare qualcuno negli occhi. Ho già le scarpe adatte, dice sorridendo”. Così racconta Vitaliano Trevisan che ALESSANDRO GASSMANN immaginava il “suo” R III – RICCARDO III di Shakespeare di cui è protagonista, ideatore della scena, regista nonché produttore in quanto direttore del Teatro Stabile del Veneto.
Lo spettacolo ha debuttato il 19 febbraio a Padova e da lì arriva direttamente al TEATRO DELLA FORTUNA di Fano, martedì 26 e mercoledì 27 febbraio (inizio ore 21.00), nell’ambito di FanoTeatro, stagione di prosa della Fondazione Teatro della Fortuna in collaborazione con AMAT, con il sostegno di MIBAC e Regione Marche e con il patrocinio di Provincia di Pesaro e Urbino.
Uno spettacolo importante e maturo come importante e matura sembra essere, ora come mai, la vita sia professionale sia personale di Alessandro Gassmann che negli ultimi sei mesi ha raggiunto e aggiunto una serie di traguardi alla sua già consistente attività.
Figlio d’arte per eccellenza, a 17 anni debutta nel cinema con Di padre in figlio, film autobiografico del grande Vittorio Gassman, suo padre, e di lì a poco in teatro, sempre affiancato dal padre, ne I misteri di Pietroburgo di Dostoievsky. Da allora ha costruito con attenzione, sapienza e un’utile dote di umiltà la sua carriera di attore di cinema, teatro e televisione confermando anno dopo anno il suo talento. Nel 2002 sceglie di sdoppiare il proprio ruolo sulla scena e debutta nella sua prima regia teatrale La forza dell’abitudine di Bernhard, seguiranno poi La parola ai giurati, Roman e il suo cucciolo di Povod, Immanuel Kant di Bernhard, Dio e Stephen Hawking di Hawdon, L’oscura immensità della morte di Carlotto e infine Riccardo III. Lo scorso novembre due nuovi cimenti: esce il suo libro autobiografico, Sbagliando l’ordine delle cose, ed esordisce come film maker al Festival Internazionale del Film di Roma con Razzabastarda, versione cinematografica di Roman e il suo cucciolo, dal prossimo aprile nelle sale.
Alessandro Gassmann affronta quindi per la prima volta Shakespeare. Una decisione non facile – come egli stesso spiega – a causa della “incombenza di gigantesche ombre familiari” che gli suscitavano “un approccio timoroso”, ma anche ad una “difficile sintonia con un linguaggio complesso e articolato” che nelle traduzioni risultava “oscuro e arcaico”. Dubbi svaniti dopo l’incontro con Trevisan, a cui affida traduzione e adattamento: “ci siamo trovati concordi nell’idea di trasmettere i molteplici significati di questo capolavoro attraverso una struttura lessicale diretta e priva di filtri, che ne restituisse la complessità, la forza, la bellezza, la straordinaria attualità.”
Il dramma racconta la vita e la morte del malvagio e deforme re Riccardo III, e della sostituzione sul trono inglese dei Plantageneti a vantaggio dei Tudor. “Il ‘nostro’ Riccardo – continua Gassmann – col suo violento furore, la sua feroce brama di potere, la sua follia omicida, la sua ‘diversità’ dovrà colpire al cuore, emozionare e coinvolgere il pubblico di oggi (mi auguro in gran parte formato da giovani), trasportandolo in un viaggio affascinante e tragico, attraverso le pieghe oscure dell’inconscio e nelle ‘deformità’ congenite dell’animo umano.”
Produttori con lo Stabile del Veneto anche Teatro Stabile Torino e Società per Attori con la partecipazione di Lugano In Scena. Insieme a Gassmann, nel ruolo del titolo, vi sono Mauro Marino (Edoardo, Stanley e Margherita), Giacomo Rosselli (Rivers e Catesby), Manrico Gammarota (Tyrrel), Emanuele Maria Basso (Carceriere, Richmond e Vescovo), Sabrina Knaflitz, attrice austriaca, dal 1998 moglie dello stesso Gassmann, nel ruolo di Anna, Marco Cavicchioli (Clarence, Hastings e Messaggero), Marta Richeldi (Elisabetta), Sergio Meogrossi (Buckingham) e la partecipazione di Paila Pavese nel ruolo della Duchessa di York. Le scene sono di Gianluca Amodio, i costumi di Mariano Tufano, le musiche originali di Pivio& Aldo De Scalzi e le videografia di Marco Schiavoni.
Info e biglietti: Botteghino Teatro della Fortuna, tel. 0721.800750, botteghino@teatrodellafortuna.it. Biglietterie Circuito AMAT di Pesaro, tel. 0721.1836768; per info altri punti vendita Circuito Amat, tel. 071.2072439. Vendita online www.vivaticket.it o attraverso Pagine Gialle chiamando il numero 89.24.24; punto vendita Vivaticket a Fano, “I Love Fano”, Piazza Costanzi, 16, tel. 338.5206896, aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19,30 domenica inclusa.
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