Dall’Udc un secco no alla scissione di Marotta

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5 marzo 2013

Dall’Udc Fano, precisamente da Davide DelVecchio, riceviamo, e pubblichiamo, il seguente comunicato sulla questione Marotta:

 

Tanti “ NO “ al Referendum su Marotta di Fano 05/03/2013

MAROTTA – Il Comitato di Marotta Unita deve chiarire il suo vero intento, chiede di volere un referendum per aggregarsi al Comune di Mondolfo, ma pubblicamente, nelle assemblee dichiara di volere un nuovo ente comunale.

La richiesta di Referendum su Marotta di Fano deliberata dall’Assemblea legislativa delle Marche è molto debole nelle motivazioni sotto il profilo giuridico, e nasconde evidenti secondi fini, non tanto organizzativi quanto di convenienza politica, per questo invitiamo il Comune di Fano nel proseguire la strada del ricorso al TAR.

Per l’UDC i motivi politici avversi alla forzatura dell’Assemblea legislativa delle Marche sono svariati:

– Per primo dobbiamo essere consapevoli che ci sono leggi dello Stato italiano che tendono all’aggregazione dei Comuni, la legge 134 del 7/8/2012 che dispone l’unione di funzioni ai Comuni fino ad un bacino di 10.000 abitanti, che dà indicazioni anche alle Regioni in merito alle fusioni dei Comuni;

– visto il grave momento di crisi che investe l’Italia troviamo paradossale che si tenti la strada della costituzione di un ulteriore ente e quindi di ulteriore spesa pubblica;

– esiste un sicuro rischio di riduzione del Welfare per i residenti di Marotta di Fano, una riduzione in termini di benefici con i servizi Sociali ed educativi che sono oggi erogati all’interno del Comune di Fano con un investimento di circa € 700,000,00 per i 3000 abitanti di Marotta. Questo significa servizi agli anziani, ai disabili e agli adulti in difficoltà oppure il trasporto per disabili e anziani, il servizio di assistenza domiciliare etc. Inoltre verrebbero meno tutti i servizi all’infanzia e adolescenza come gli Asili, le scuole e il centro di aggregazione per adolescenti e bambini di Marotta;

– ci sarebbe una sicura riduzione dei Valori Immobiliari, come si può facilmente riscontrare nel sito dell’Agenzia delle Entrate-Territorio, Valori OMI banca delle quotazioni immobiliari del Ministero: solo per fare un esempio il valore medio di una civile abitazione nel Comune di Fano è tra € 1.750,00 e € 2.400,00, mentre a Mondolfo è tra € 1.200,00 e € 1.800,00;

– La farmacia Comunale di Marotta sarebbe soppressa e trasferita in altra sede;

Ci sarebbero tanti adempimenti burocratici per tutti gli abitanti e le imprese di Marotta di Fano che sarebbero costrette a modificare i documenti con i relativi costi e perdite di tempo, si pensi ai libretti d’auto, di moto, agli immobili, casa, alberghi, negozi etc, alla carta d’identità e il passaporto, alle carte di credito, il bancomat, il conto corrente, i siti Internet, i contratti di telefonia fissa e mobile, il contratto Enel, acqua, gas, e tanti altri documenti che modificando il Comune di dovrebbero e spesso con costi modificare ;

Infine il contesto sociologico sarebbe distrutto dalla divisione tra Marotta di Fano e Ponte Sasso, che sono naturalmente unite dallo stesso contesto sociale ed economico, ovvero le stesse tradizioni e la continuità socio-economica delle due frazioni, il concentrarsi dei servizi Pubblici Comunali a Marotta, Farmacia, Asilo, Scuola, Anagrafe, Polizia Municipale, Centro di aggregazioni bambini e adolescenti, strutture sportive etc;

Ci fermiamo qui, per il momento, perché i motivi contrari alla delibera Regionale sarebbero tanti e le ripercussioni per la vita dei cittadini di Marotta di Fano sarebbero pure maggiori.

Come UDC ci porremo al fianco dei tanti cittadini che comprendono l’assurdità di tali provvedimenti.

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