di Redazione
7 marzo 2013
PESARO – In merito alla festa dell’8 marzo il presidente provinciale Anmil Fausto Luzi, sottolinea che secondo i dati INAIL del 2011 sono state 232mila le donne che hanno subito un infortunio sul lavoro, di cui 90 con esito mortale, su circa 9 milioni 350mila occupate; gli infortuni più frequenti sono avvenuti nel settore: della sanità, delle amministrazioni statali, del commercio, dei servizi alle imprese (pulizie), del settore alberghiero e della ristorazione e dell’agricoltura. Inoltre risulta essere particolarmente rischioso per la donna lavoratrice il percorso casa-lavoro e viceversa.
Liviana Urbinati, consigliere nazionale e provinciale dell’ANMIL, donna coraggiosa, determinata ed instancabile, che ha sempre partecipato attivamente alla vita associativa precisa: “Come donna mi sono sempre impegnata all’interno dell’Associazione, per dare risalto al mondo femminile che, purtroppo, viene spesso messo in ombra. Con il fondamentale coordinamento della dottoressa Marinella De Maffutiis, responsabile dell’ufficio stampa dell’associazione, è nata la Fondazione Anmil “Sosteniamoli Subito” per aiutare i familiari dei caduti sul lavoro, e venire incontro alle esigenze ed ai bisogni delle famiglie. Dai dati sul fenomeno degli infortuni sul lavoro si evince che la media è ormai, da anni, di quattro morti al giorno. Questa tragedia coinvolge migliaia di famiglie e moltissime donne che si sono ritrovate sole a dover gestire figli e casa. Nella frenetica corsa al progresso ci dovremmo soffermare ed interrogare se abbiamo contribuito a migliorare le condizioni della nostra categoria e non dimenticare, che la vita non è altro che un fuggevole soggiorno sulla terra, e che quindi il nostro interesse dovrebbe essere rivolto, a quei cittadini che per motivi diversi sono in difficoltà. Ed è per questo che ho sostenuto e sostengo ad ogni livello le giuste rivendicazioni del mondo della disabilità e le nostre battaglie, per valorizzare il ruolo delle donne infortunate. Per portare l’attenzione della pubblica opinione sugli infortuni femminili l’Anmil ha promosso il Progetto “OMERO – la forza della narrazione”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che punta sul coinvolgimento e la collaborazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). L’obiettivo del progetto è quello di suscitare e sviluppare un approccio di genere al tema degli infortuni sul lavoro, accrescere una “catena della consapevolezza” che abbia come protagonisti le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori, le associazioni imprenditoriali e di categoria. Scopo del progetto è, infatti, quello di rafforzare la figura dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) come soggetto non burocratico, ma fortemente proattivo di promozione della cultura in modo tale che – attraverso di essi – le lavoratrici possano davvero esercitare, alcuni diritti fondamentali, che sono parte integrante di una quotidianità lavorativa sicura: diritto all’informazione; diritto alla formazione; diritto alla partecipazione; diritto al controllo. L’approccio, da cui è emersa una metodologia di informazione per le donne sulla sicurezza, è scaturito dalla testimonianza di donne infortunate, che si sono interrogate sul loro ruolo e funzione in ambito lavorativo. Alla luce dei risultati e delle indicazioni emerse è stato realizzato un kit, contenente numerosi materiali informativo-formativi, prodotto in 8.000 copie, che sarà messo a disposizione gratuitamente di aziende e Responsabili della Sicurezza ed intanto 3.000 copie verranno distribuite con il numero di marzo del mensile Ambiente & Sicurezza sul Lavoro edito dalla EPC periodici”.
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