di Redazione
7 marzo 2013
FANO – Sos Alma, il nostro futuro dipende da Fano. Questo il pensiero della società granata che delinea l’attuale situazione, facendo luce su quelle che sono le necessità di questa società sotto l’aspetto gestionale.
“Quando abbiamo pensato, e poi realizzato, di salvare l’Alma Juventus Fano – esprimono gli attuali soci – dalla drammatica situazione nella quale versava, abbiamo messo in campo tutta la volontà e la razionalità in nostro possesso: pensavamo di essere, per così dire, gli apripista di una nuova fase della storia dell’Alma, di una stagione di rinnovamento e di maggiore vicinanza della società sportiva al tessuto sociale fanese, alle Istituzioni pubbliche, alla economia ed imprenditoria della città.
Ciò che abbiamo pensato e sperato purtroppo non si è realizzato: oggi l’Alma si trova di fronte ad un passaggio piuttosto delicato fatto di situazioni complesse e di difficile soluzione, aggravate dalla drammaticità della congiuntura economica attuale. Il rischio? Il definitivo tramonto dell’Alma”.
Tante sono le situazioni e i motivi che hanno causato questo, le più eloquenti:
1) DEBITI PREGRESSI: i pagamenti promessi e garantiti dai vecchi soci non sono stati effettuati come previsto e dovuto. Gran parte della liquidità societaria è stata impegnata nella copertura di debiti pregressi con la conseguenza di penalizzare gli investimenti e le attività sportive che rappresentano il vero fine dell’Alma. La vecchia compagine poi, di fatto, ci ha consegnato un clima di scetticismo, di chiacchiere e di negatività che ha causato non pochi problemi gestionali. Quanto da noi fatto non è stato percepito come una fase nuova ma come una pseudo continuità con la precedente gestione;
2) FUORI USCITA DEI SOCI: due soci sono usciti da pochi giorni dopo aver gestito il settore giovanile in autonomia e investendo consistenti somme di denaro societario senza aver impostato un’adeguata politica marketing a copertura delle spese effettuate. Sono state bruciate sponsorizzazioni e sovvenzioni senza alcuna spiegazione alla base e con la promessa di nuovi soci che non avevano il beneplacito dei soci rimanenti, creando un enorme danno all’Alma;
3) NUOVE ADESIONI?: la solidarietà degli imprenditori fanesi nella società, anche con piccole quote, avvenuta a seguito del nostro intervento, non si è manifestata come sperato e il progetto di riunire attorno alla squadra tanti imprenditori con capitale di rischio basso o comunque sostenibile non si è realizzato. Permane una diffidenza e mancanza d’iniziativa verso un bene comune, quale l’Alma è, e questo è un vero peccato mortale;
4) SPONSORIZZAZIONI: nemmeno l’apporto delle sponsorizzazioni ha potuto colmare la carenza di protagonisti della imprenditorialità locale in ambito societario. Tante aziende, banche, finanziarie contattate non hanno raccolto l’appello a partecipare alla nuova iniziativa societaria. A ciò si aggiunge il mancato pagamento di quote di pubblicità regolarmente contrattualizzate, mancanza che ovviamente concorre a deprimere qualsiasi desiderio di fare e di programmare il futuro;
5) LE ISTITUZIONI LOCALI: le Istituzioni Comunali giustamente coinvolte in questa vicenda non sono riuscite a coagulare attorno all’Alma quello spirito costruttivo che avrebbe dovuto incentivare il coinvolgimento di tante aziende fanesi all’interno di un asset societario più solido ed in grado di gestire il difficile momento storico che vive tutto il mondo calcistico nazionale;
6) IL FUTURO PIÚ PROSSIMO: l’inasprimento della regolamentazione dei campionati di Lega Pro concorre a ripensare, per il futuro, strutture societarie più solide e con business plan definiti e credibili pena la esclusione dai tornei (già dalla stagione 2013/2014 saranno efficaci: aumento delle fidejussioni a garanzia, definizioni più articolate ed obbligatorie della struttura organizzativa societaria, aumento dei tornei nazionali dei giovani portando a 5 le squadre nazionali giovanili, più rigidi parametri nei controlli, sanzioni sempre più pesanti sia dal punto di vista sportivo che economico, eliminazione dei minutaggi giovani, e così via). Di fatto, oggi l’Alma non è in grado di sopportare queste richieste per il prossimo futuro;
7) LE NECESSITÁ ATTUALI: abbiamo provato a dare una nuova via alla struttura dell’Alma, ma gli sforzi non sono sufficienti a supportare, in questo momento di crisi economica profonda, un futuro pieno di necessità verso il quale noi non possiamo dare soluzioni…almeno non più.
“L’Alma necessita di un’immediata iniezione di fiducia e di risorse – concludono i soci dell’Alma Juventus Fano – che possono venire solo con l’ingresso di nuovi soci, anche con quote minime e con capitale limitato. Occorrono nuove adesioni per riordinare l’asset societario e pianificare un futuro efficace e soprattutto duraturo sotto l’aspetto progettuale. Se ciò non avverrà, l’Alma dovrà lasciare il mondo per il quale era stata creata, e la responsabilità di questo sarà tutta nelle mani di quanti avrebbero potuto fare e non hanno fatto. Noi per quel che è il nostro impegno abbiamo fatto tutto quanto era attuabile. Di più non è possibile”.
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