di Redazione
9 marzo 2013
PESARO – Sarà un derby emiliano-romagnolo a decidere chi vincerà le Final Four di Champions League: il modenese Giovanni Guidetti contro il cesenate Marcello Abbondanza. I due, anzi, le squadre dei due si sono qualificate per la finale in programma alle ore 16 di domenica (diretta su Sportitalia 2 e laola1.tv); alle ore 13 finale di consolazione tra Unendo Yamamay Busto Arsizio e Galatasaray Istanbul.
Ogni tanto c’è un po’ di giustizia. E con la giustizia la conferma di una tradizione negativa: chi organizza le Final Four, non le vince. In verità abbiamo sperato anche nella vittoria dello sport, del lavoro di squadra, contro il denaro che compra tutto. Non è andata così, ma quando si ha a disposizione forse la più forte attaccante in questo momento al mondo, difficile che le avversarie riescano a sovvertire il pronostico.
Una squadra contro un Ufo. L’Unendo Yamamay Busto Arsizio campione d’Italia si è arresa solo dopo 5 set alla Rabita Baku, una multinazionale che non utilizza una sola giocatrice azera. Una neppure a portare l’acqua. Ma questo è il volley caro alla Cev, la federazione europea. Non che la Fivb (la federazione mondiale) faccia meglio. Oggi, cari amici, contano i soldi. I valori sportivi sono un’opzione, niente più. Del resto, il Cio (Comitato Olimpico Internazionale) sembra intenzionato a decidere che a partire dai giochi olimpici del 2020 non ci sarà spazio per la lotta, che sia libera o greco-romana poco importa (al signor Rogge e ai suoi soci), che si cancelli una disciplina che è nella storia delle Olimpiadi, fin dalla prima edizione, cosa importa a chi guarda più agli affari che ai valori sportivi.
Dunque, l’Unendo Yamamay sostenuta dai suoi fantastici tifosi, dopo un inizio terribile (25-14; 25-16 i primi due parziali), recupera aggiudicandosi il terzo set ai vantaggi (27-29), poi domina il quarto (19-25) ed è tie-break. Negli occhi di Marcello Abbondanza e delle sue ragazze spunta, per un attimo, la paura, perché le farfalle bustocche sono squadra vera, con Carli Lloyd, assente da mesi, che torna protagonista il giorno che conta. E con lei tutte danno il massimo, ma… Anche nelle storie più belle c’è un ma. Che nell’occasione ha un e un cognome: Madelaynne Montaño, opposto colombiano, amica di Kenny Moreno Pino, la giocatrice della Kgs Pesaro.
Ed è con Kenny che abbiamo parlato di Madelaynne, in un’intervista pubblicata lo scorso 20 febbraio. Dunque la giocatrice con la maglia numero 7 (a proposito, una divisa brutta quasi come quella esibita dal Barcellona a San Siro contro il Milan) ha fatto cose che noi comuni mortali non abbiamo visto mai, chiudendo con 43 punti e un favoloso 39/63 offensivo, aggiungendoci 4 muri. Percentuali da centrali… Che alla lunga Busto Arsizio non ha potuto sostenere. Soprattutto perché nella fase iniziale del quinto set (15-6) è mancata la migliore Arrighetti, bloccata due volte consecutive dal muro a uno delle azere. Peccato, ma la Yama esce a testa alta, pur avendo subito in un suo punto di forza: il muro, anzi il murone, dove la Rabita ha dominato 15-8. Fra le farfalle, 20 Kozuch, 14 Brinker, 13 Marcon, 10 Bauer, 7 Arrighetti, 1 a testa per le americane Lloyd e Faucette. Nella squadra azera, oltre all’Ufo, solo Akinradewo (18) in doppia cifra. Indecente l’arbitraggio della ceka Karin Zahorcova e della spagnola Susana Maria Rodriguez, che non ha influito ma ha dato la sensazione di essere composto da dilettanti allo sbaraglio.
Nel derby di Istanbul, ha avuto la meglio la Vakifbank di Giovanni Guidetti, che ha eliminato con un secco 3-0 che non ammette discussioni il Galatasaray di Massimo Barbolini, Leo Lo Bianco e Simona Gioli, che ha avuto in Rosir Calderon (19) la migliore realizzatrice. Per la Vakifbank 21 di Brakočević, 18 di Sonsirma Kirdar, 8 (con 4 muri) di Christiane Fürst.
Al derby ha assistito anche l’allenatore del Galatasaray calcio Terim, ex di Fiorentina e Milan. Nella tribuna occupata dagli Amici delle farfalle di Busto Arsizio è comparso un cartello dedicato alla Gigia. Pare sia la Gigia Mazzanti dei Balusch!
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