Terza corsia, Goffi: “Nessun allarme espropri”

di 

15 marzo 2013

Lavori per la terzia corsia sull'A14

Nell'immagine alcuni lavori per la terza corsia sull'A14

PESARO – L’architetto Nardo Goffi, responsabile del servizio Pianificazione urbanistica di Pesaro, in risposta al presidente di Solo Pesaro, l’avvocato Corrado Brancati, chiarisce che l’approvazione dello schema di convenzione tra Comune di Pesaro e Società Autostrade per le opere complementari non aggira alcuna norma, non danneggia i proprietari, non svaluta il valore dei terreni qualora siano previsti diritti edificatori e consente ai proprietari la possibilità di realizzare gli edifici previsti.

“Prevede inoltre di realizzare parte delle opere previste dal piano e propedeutiche alla realizzazione dei singoli edifici come pure a Società Autostrade di dare avvio a più opere grazie agli effetti perequativi. Infatti le aree interessate dal tracciato delle opere compensative che presentano una capacità edificatoria, si trovano interamente all’interno di piani attuativi e non all’interno di singoli lotti a edificazione diretta. Si precisa pertanto, di aver localizzato i percorsi in aree contenute all’interno di piani attuativi che i lottizzanti sono tenuti a cedere come standard pubblico al Comune di Pesaro (si veda l’art. 28 della L. n. 1150/1942 e L.R. Marche n. 34/1992). Autostrade per l’Italia provvederà dunque a realizzare le opere, oggi a carico dei lottizzanti, in aree già previste come standard pubblico e  oggetto di cessione al Comune, incentivando in tal modo la fattibilità dell’intervento. L’articolo 2 dello schema di convenzione da stipularsi tra l’amministrazione comunale e Autostrade per l’Italia stabilisce l’impegno del Comune di Pesaro “ad attuare tutte le possibili attività di perequazione sulle aree di terzi interessate dalle opere al fine di contenere i costi delle espropriazioni – nonché – a variare il Prg vigente qualora sulle aree dove verranno realizzate le ‘opere complementari’ dovessero gravare diritti edificatori”. Società Autostrade sarà dunque in grado, grazie agli effetti perequativi di realizzare una quantità di opere maggiore”.

Chiusura di Goffi: “Pertanto, la clausola che favorisce gli aspetti perequativi è stata pensata a tutela dei cittadini proprietari delle aree, così come prescrive la normativa in materia di perequazione, e dunque, il Comune non intende ridurre o eliminare le capacità edificatorie dei singoli proprietari, così come evidenziato dall’avvocato Corrado Brancati.

L’Amministrazione comunale vuole invece attivare, anche mediante varianti in assenza di approvazione di piani attuativi, perequazioni di iniziativa pubblica, garantendo le capacità edificatorie esistenti dei singoli proprietari e attivare parte delle infrastrutture che, al momento della realizzazione del piano attuativo, si configureranno quali opere di piano già realizzate con conseguente risparmio economico per i proprietari.

In conclusione, l’approvazione dello schema di convenzione consentirà ai proprietari delle aree edificabili di non perdere, in fase espropriativa, la possibilità di realizzare gli edifici previsti perché obiettivo dell’Amministrazione comunale è  tutelare gli interessi del privato con il mantenimento delle potenzialità edificatorie previste dal Prg vigente e, allo stesso tempo, anticipare la realizzazione di parte di opere previste dal piano e comunque propedeutiche alla realizzazione dei singoli edifici”.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>