18 marzo 2013
PESARO – Dedicato a tutti quelli che pensavano che la salvezza fosse una cosa semplice da raggiungere e dopo la vittoria sofferta contro Brindisi, si sentivano tranquilli e si rammaricavano di essere troppo indietro per poter puntare ai playoff.
Dedicato anche a chi pensava che la decisione di non prendere un lungo in un reparto che può contare solamente sul giocatore più altalenante del campionato (Crosariol), su un pivot poco esplosivo e atletico (Bryan) e su un ragazzo serio e volenteroso come Flamini che, anche quando è stato al massimo della forma, non ha mai preso più di due rimbalzi di media, sia stata una scelta saggia, in una Vuelle che dalla prima giornata prende regolarmente meno rimbalzi degli avversari.
E’ bastato che Stipcevic abbia sbagliato la sua prima partita in maglia biancorossa, dopo aver tirato la carretta per due mesi, per ritornare ad essere quella squadra che prendeva regolarmente venti punti da qualsiasi avversaria, faticando ad arrivare a segnare 60 punti e subendo clamorosamente nella lotta sotto i tabelloni, la Scavolini Banca Marche vista a Cantù è sembrata la fotocopia della versione fine 2012, con poche idee e confuse, che si affida con troppa facilità al suo tiro da tre e non riesce a contrastare con efficacia i lunghi avversari.
Con le vittorie di ieri Montegranaro, Bologna ed Avellino hanno raggiunto quota 16 punti e il discorso salvezza è ormai un affare a due tra la Vuelle (12) e Biella (10), con sette giornate da disputare e il prezioso due a zero a favore dei biancorossi, si andrà avanti così fino al 5 maggio, senza rinforzare una squadra con un palese handicap sotto canestro e con un americano che non segna su azione dal 2012, continuando a sperare nelle disgrazie altrui, sia a livello sportivo che economico. Domenica si va a Caserta, formazione che, con un budget inferiore rispetto alla Vuelle, è ancora in corsa per un posto nei playoff, trasferta non impossibile, ma che i biancorossi dovranno affrontare con uno spirito diverso da quello mostrato in un brutto mezzogiorno lombardo.
IL MOMENTO DELLA SQUADRA:
A Cantù il risultato non è mai stato in discussione, con i brianzoli che dopo il 10 a 0 iniziale, si sono mantenuti costantemente avanti nel punteggio, pur giocando un basket non spettacolare con diverse palle perse (20), merito certamente della difesa pesarese che ha concesso alla Lenovo poche azioni in contropiede, i ragazzi di Markovski sono stati bravi a chiudere le linee di passaggio, con l’attacco canturino che è rimasto sottomedia superando quota 70 solamente a risultato ampiamente acquisito, ma non è certamente la difesa la principale colpevole della pessima posizione in classifica della Vuelle. Sotto accusa sono sempre due aspetti del gioco biancorosso: la selezione dei tiri e i rimbalzi.
In Brianza la Scavolini Banca Marche ha segnato solamente 23 canestri su azione, 14 dei quali dopo un assist, segnale che quando la palla riesce a girare nel modo giusto è più semplice trovare il passaggio smarcante, anche perché Crosariol è in grado di segnare solamente se viene liberato sotto canestro, non avendo le qualità tecniche per procurarsi un tiro da solo, i problemi nascono quando la palla ristagna nelle mani dei biancorossi, da Cavaliero a Stipcevic, da Barbour a Kinsey, con l’azione che finisce con un tiro allo scadere dei 24 secondi con pochissime possibilità di finire in fondo alla retina.
Se Pesaro è l’ultima formazione di serie A nei rimbalzi totali e l’ultimissima in quelli offensivi, le colpe devono sicuramente ricadere su tutto il gruppo, anche se i lunghi sono quelli che hanno le maggiori responsabilità, il tagliafuori è ormai una rarità e anche quando si riesce a fare una buona difesa, viene vanificata dalle disattenzioni sotto le plance, con i lunghi avversari che possono segnare indisturbati in tap-in, alla fine i migliori rimbalzisti pesaresi sono a turno Kinsey e Barbour, con il giovane Alessandro Amici, non entrato a Cantù, che è l’unico ad andare a rimbalzo convinto, troppo poco per poter pensare di ribaltare un trend negativo che ha visto finora la Vuelle soccombere 16 volte su 23 nella lotta sotto i tabelloni.
Markovski ha certamente dei grossi meriti nella rinascita pesarese di questi ultimi mesi, ma neanche il coach macedone è riuscito finora a risolvere questi due problemi, pur inventandosi quintetti atipici con Mack e Barbour schierati da finti pivot.
I PIU’ …..
Tarence Kinsey: Si prende parecchi tiri, anche ben costruiti, peccato che la mira non lo assista, ma Tarence si rende utile anche in altre fasi del gioco, prendendo nove rimbalzi, subendo sette falli e recuperando quattro palloni, lo preferiamo così quando si prende molte responsabilità, rispetto a quando tende a nascondersi nelle pieghe del match.
Difesa: Forse sarebbe servito schierarsi a zona per qualche minuto, ma la difesa biancorossa è comunque brava a minare le certezze della Lenovo che riesce ad esprimersi al meglio solamente negli ultimi minuti a risultato ormai acquisito.
Perse – Recuperate: Solamente sei palloni persi dai biancorossi, nessuno dei quali per merito di Cantù che chiude con “zero” alla voce palloni recuperati, i problemi sono nati dalla selezione dei tiri e dalle brutte percentuali.
…. E I MENO DELLA SFIDA CANTU’ – PESARO:
Tiri Liberi: Sette su tredici, Pesaro va poco in lunetta e con percentuali pessime e non è la prima volta che avviene in questa stagione.
Rimbalzi: 43-23, il meno 20 di gap è il record stagionale, si sapeva che la Lenovo fosse superiore sotto i tabelloni, ma Pesaro non ha nemmeno provato a contrastare il pacchetto lunghi canturino.
Tiro da tre: Nove su ventisette, Stipcevic spara due missili che non prendono neanche il ferro, Mack segna solamente sul meno 20 e Kinsey non ha nel tiro dai 6.75 la sua arma migliore.
DAGLI ALTRI PARQUET:
Va al Banco di Sardegna Sassari il big match di questa 23esima giornata, con il canestro vincente di Thornton a due secondi dalla sirena, i sardi raggiungono Varese in cima alla classifica pareggiando anche la differenza canestri, Roma rimane terza dopo il successo casalingo contro Venezia, mentre Milano continua nel suo stranissimo campionato perdendo per l’ennesima volta un match casalingo contro Cremona, Siena paga le fatiche d’Eurolega cedendo sul campo di Caserta. Vittorie decisive per togliersi dalle zone pericolose della classifica, quelle colte da Bologna contro Reggio Emilia e da Montegranaro contro un Enel Brindisi in caduta libera dopo aver raggiunto la salvezza matematica, la Sidigas Avellino pur priva diLakovic, espugna il parquet di Biella facendo un favore anche alla Scavolini Banca Marche.
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