di Redazione
20 marzo 2013
PESARO – A Pesaro, sabato 23 marzo, alle ore 18,30, presentazione del volume “Le ragazze del rock. 40 anni di rock femminile italiano”, presso libreria Il catalogo, via Castelfidardo 60. L’autrice Jessica Dainese, dialoga con Francesca Palazzi Arduini delle storia delle band femminili italiane e della libertà femminile nel nostro paese. La musica e le battaglie per i diritti delle donne si incontrano infatti nel panorama artistico delle musiciste che esprimono coi loro testi e la loro musica, ma anche col loro look e le loro scelte, una nuova soggettività femminile, finalmente autonoma e libera da stereotipi.
“Per la prima volta viene raccontata in un libro la storia del rock femminile italiano. Dai primi complessi beat di donne degli anni ‘60, attraverso il punk, la scena Riot Grrrl, fino al rock di oggi: Racconti di donne che hanno fatto o stanno facendo la storia del rock femminile in Italia … E’ ancora una volta il punk a stimolare la nascita delle prime all-female bands e sebbene quasi nessuna di esse (Clito, Antigenesi, Remote Control) abbia inciso dischi, hanno avuto un ruolo fondamentale. Sono, per dirla con le parole di Helena Velena in ‘Lumi di punk’, le donne genetiche all’inizio della storia… Oggi non è più un problema di genere: sono tante e sono brave, parlano di temi sociali e femminili, suonano sempre meglio anche strumenti tipicamente ‘maschili’ come la batteria o la chitarra, ed hanno quell’energia e quella sfrontatezza che i maschi, fin troppo impegnati a osservare se stessi, ormai non hanno quasi più … .”
Al termine dell’incontro, un breve focus sulla situazione delle due musiciste e attiviste sociali Nadezhda Tolokonnikova, Maria Alekhina, componenti del gruppo Pussy riot, condannate a due anni di lavori forzati per aver cantato il 21 febbraio, all’interno della Cattedrale del Cristo Redentore di Mosca, col volto coperto da passamontagna, il brano “Vergine Maria liberaci da Putin”.
Secondo l’Human Rights Watch, le autorità russe devono liberare immediatamente e senza condizioni le Pussy Riot che sono ancora in carcere.
La simpatica replica di Putin: “Se non avessero infranto la legge ora avrebbero a che fare con le faccende di casa o con i lavori di sempre” . Amnesty International e attivisti per i diritti umani di tutto il mondo continuano a chiederne la liberazione ma finora si sono scontrati col muro di gomma della nomenklatura russa.
L’incontro è organizzato da Femminismi, donne di Fano-Pesaro-Urbino.
Si ringraziano l’agenzia Strictly Inc, il Collettivo spazio bianco, Alternativa libertaria e Amnesty International Pesaro.
Sito web del libro: https://www.leragazzedelrock.it
Le organizzatrici: https://femminismi.wordpress.it
Per sostenere le Pussy riot: https://freepussyriot.org/
Lascia una risposta