20 marzo 2013
PESARO – Reduce dalla sconfitta di Cantù, la Scavolini prepara la prossima trasferta, a Caserta, dove troverà ad attenderla una Juve in gran forma, come conferma il successo sulla Montepaschi Siena. Una Juve che punta addirittura ai playoff. In vista del viaggio in Campania, i biancorossi si allenano stasera (ore 18, palazzo dello sport di Gradara) con la Le Gamberi Forlì allenata dall’ex biancorosso Dell’Agnello e gestita da general manager Ario Costa.
“Inizierò con Bryan in quintetto e gli farò giocare tutti i primi 10 minuti. I secondi 10 li giocherà tutti Torey Thomas, il terzo sarà tutto di Amici, probabilmente nel quarto spetterà a Mack… vedremo”.
Il coach ha spiegato, stamattina, i motivi per cui domenica pomeriggio, alla conclusione della partita disputata al “Pianella”, ha affermato di essere contento della prova dei suoi.
“Ripeto ancora una volta che la squadra vive un buon momento, ma tra vivere tale situazione e vincere c’è di mezzo il mare. Il mio compito è lavorare perché la squadra mantenga questi livelli di concentrazione, magari crescendo di tono. Ciò dipende, però, anche da chi si ha di fronte. Ma se la mia squadra tira 66 volte e gli avversari solo 60, sono contento del lavoro fatto dai miei, del compito svolto dalla squadra. E sono contento della differenza positiva nel rapporto tra palle recuperate e perse. Mi auguro che il momento continui anche nella prossima partita, consapevole dei problemi strutturali che abbiamo. Non a caso dipendiamo troppo dal tiro da 3 punti. Così, analizzandole nostre caratteristiche, abbiamo visto che i margini di miglioramento riguardano la corsa. Se lavoriamo bene in difesa e abbiamo problemi contro quella schierata degli avversari, il solo margine può essere prodotto dalla corsa, dal contropiede, che però dobbiamo gestire alla perfezione per evitare palle perse”.
La squadra ha recepito questa necessità?
“Ha capito il momento, le nostre necessità, ciò di cui abbiamo bisogno. Contro la difesa schierata, non abbiamo grossi margini, dobbiamo sperare solo in una buona giornata al tiro. L’analisi al video della partita con Cantù ha evidenziato che rallentando abbiamo concesso loro di schierarsi. Non a caso, abbiamo provato a riaprire la partita correndo. A quel punto ha pesato la differente intensità. Noi avevamo 5-6 giocatori da 35 minuti, loro 9 da 25”.
Vi attende la Juve Caserta…
“Che ha tutto quello che manca a noi: tranquillità, serenità. Ci serviranno 40 minuti di grande difesa, cercando margini di miglioramento offensivo, correndo in campo aperto”.
Anche a Cantù, come in casa contro Reggio Emilia, avete dimostrato di soffrire chi vi aggredisce.
“Caserta difende bene, ma la sua forza è la serenità offensiva che ottiene da giocatori che per la prima volta sono titolari in serie A. Mi riferisco a Stefano Gentile, che ha aumentato il rendimento, sicuramente più alto del previsto. Talvolta sono andati sotto anche di 15 punti, ma sono riusciti a vincere. E adesso hanno il vantaggio di potere giocare dal primo al 40° minuto senza l’assillo del risultato. Una condizione che fa mettere il turbo”.
Lascia una risposta