di Redazione
21 marzo 2013
PESARO – Il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Matteo Ricci, è stato ospite di SkyTG24 intervenendo su vari temi. A partire dal nuovo governo: “Bersani deve provarci fino in fondo. Non credo che tutti gli elettori di Grillo la pensino come lui. Ne sto incontrando tanti che non si attendono solo parlamentari 5 Stelle “poliziotti” o “controllori”. Su alcuni punti posti da Bersani, che sono anche nel programma di Grillo, molti elettori 5 Stelle si aspettano invece senso di responsabilità.
Non credo che questo atteggiamento molto tattico che Grillo sta adottando sia condiviso da tutto il suo elettorato. Perchè, nel movimento della “democrazia
diretta”, Grillo non chiede il parere diretto agli elettori sugli 8 punti di Bersani. E perchè non ha interpellato la base sul voto dei presidenti di Camere e Senato? Grillo sta inciampando sulle sue contraddizioni, ma fare politica significa tutti i giorni prendersi responsabilità. Vuole passare dalle urla ai fatti o accontentarsi delle urla e aspettare il prossimo giro? ” . Poi, sul patto di stabilità: “Sblocco patto di stabilità interno è una notizia molto importante. Ora vedremo il decreto come sarà scritto e cosa comporterà concretamente. Stamattina anche io a Roma ero insieme a tanti sindaci per l’ennesima volta, per dire che il Paese non sta insieme e non ripartirà se continuerà a trattare gli enti locali come fatto in questi anni. Gli enti locali non pagano più nessuno e non sono in grado di fare più mezzo lavoro. Una situazione che produce ulteriore recessione. Allentare il patto è risposta parziale ma importante, non per i sindaci ma per l’economia del Paese. In questi anni l’Italia è stata dentro i vincoli del patto di stabilità grazie ai Comuni e alle Province. Diciamo la verità: non facendo spendere quello che gli enti locali avevano in cassa, l’Italia ha rispettato gli accordi comunitari. Si accettava il ragionamento perchè si è sempre pensato che i Comuni sprecassero: adesso, in un momento di crisi drammatica, vediamo invece che questa situazione determina recessione. Bisogna cambiare per ripartire e finalmente c’è un dibattito che va al di là dei sindaci e riguarda l’economia reale. Se 8mila Comuni in Italia e oltre 100 Province non fanno più un lavoro e non pagano più nessuno quanto incide sull’economia? Solo come Provincia di Pesaro e Urbino abbiamo 10-15 milioni disponibili in cassa ma bloccati dal patto. Moltiplichiamoli per il resto degli enti locali del Paese e immaginiamo la cifra che può venire fuori. E che meccanismo potrebbere essere messo in atto allentando i vincoli”. “
E ancora su Bersani: “Non sottovalutare tentativo di Bersani. Lo abbiamo visto la scorsa settimana, quando tutti lo accusavano di continuare ad andare a sbattere contro un muro. E poi dal cilindro sono usciti i nomi di Boldrini e Grasso. In quell’occasione il centrosinistra ha fatto una buona figura, dando un grande segnale di rinnovamento nell’interesse del Paese. E sono venute fuori le prime contraddizioni del Movimento 5 Stelle e anche nel partito di Monti. Vediamo cosa succede: Bersani non ha mai messo se stesso prima dell’Italia, come fanno altri. Grillo dice che vuole abbattere il sistema? Il problema è che prima sta abbattendo l’Italia. Il Paese è gia messo male: con questa ingovernabilità, senza senso di responsabilità va a fondo completamente. Elettori di Grillo come resto degli italiani si attendono risposte sulla crisi, sugli ammortizzatori sociali che stanno finendo, sull’occupazione. E davanti a una proposta nuova e innovativa, magari solo su alcuni punti, non so se di nuovo quel Movimento manterrà la compatezza che Grillo con un tweet vuole dimostrare”.
E sul Movimento a 5 Stelle: “Movimento a 5 Stelle nel momento in cui si presenta alle elezioni politiche e siede in parlamento diventa un partito. L’idea che ci sono dei partiti da una parte e un non partito dall’altra ora non vale più. Se non ha leader che prende decisioni e esprime orientamenti, un partito si scioglie. Tanto è vero che Grillo oggi ha accompagnato i capigruppo al Quirinale. Quando sei un partito a tutti gli effetti, come tutti gli altri devi stare dentro le regole della democrazia. Grillo dice di no? Gli italiani sapranno che in parlamento c’erano le condizioni per cambiare ma non si è fatto. Ma così Grillo non si comporta in modo responsabile e vedremo come si esprimerà il suo elettorato alle prossime elezioni. Conosco tanti che hanno votato 5 Stelle per cambiare e che ora sono preoccupati, perchè non ondividono questo atteggiamento”.
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