21 marzo 2013
PESARO – Si parla di basket nella conviviale del Panathlon Club Pesaro, in programma alle ore 20,15 di venerdì 22 marzo nell’hotel Flaminio Resort, a Baia Flaminia.
Si parlerà – crediamo – soprattutto di una basket che oggi sembra lontano, colpa anche di una guerra fratricida che ha smembrato la Jugoslavia.
Oltre Adriatico crescevano generazioni di campioni. Nomi che imparavamo a conoscere nelle rare dirette Rai che trasmetteva campionati Europei, Mondiali e Olimpiadi, oppure leggendoli sulle pagine del Guerin Sportivo che Aldo Giordani, telecronista Rai, inventore di SuperBasket, aveva strappato al direttore del settimanale dedicato soprattutto al calcio.
Eravamo curiosi, volevamo vedere le partite di quel campionato, sognando l’ingaggio di giocatori che potevano lasciare il loro paese solo al compimento di una certa età; se non ricordo male, ventotto anni. E allora non restava che installare l’antenna che consentiva di collegarsi a Telecapodistria e aspettare impazienti la diretta del sabato pomeriggio.
Il cronista era bravo, preparato, ironico. Pure innamorato della Jugoslavia, lui di etnia slovena ma nato in Italia, non concedeva niente e anzi era spietato nel sottolineare gli errori, le pecche di giocatori che a noi sembravano straordinari. Così, il povero Ratko Radovanović, pivot del Bosna Sarajevo, era massacrato per i troppi errori dalla lunetta. Una volta arrivato in Italia, Radovanović rispose sorpreso alla domanda sul telecronista di Capodistria: non lo conosceva. Nella nostra ignoranza, eravamo convinti che la Jugoslavia fosse un solo paese. Invece, ogni singola federazione aveva una propria emittente che trasmetteva nella propria lingua. Per fortuna, TvKoper era anche in lingua italiana. E Sergio , chiedendogli di Sergio Tavčar poteva incantarci raccontando dei campioni slavi, del sud o del nord poco importava. Nelle nostre case entravano Ćosić e Jelovac, Kičanović e Dalipagić, Delibasić e in seguito i fratelli Petrović, generazioni di campioni che hanno fatto della Jugoslavia la vera avversaria degli Stati Uniti d’America.
Sergio Tavčar è l’ospite del Panathlon Club Pesaro che non mancherà di affascinare i soci di una città dove il basket è una parte importantissima.
Tavčar è stato altre volte a Pesaro. L’ultima, crediamo, ospite di Lucio Zanca, in una serata di amarcord con tanti colleghi pesaresi e marchigiani. Sergio ha scritto un libro: “La Jugoslavi, il basket e un telecronista”, che nei fatti è la storia della pallacanestro, anzi del “košarkaški” raccontata dalla voce di Telecapodistria.
Nell’ultima di copertina è scritto: “Specializzato in basket, nuoto e tennis ma competente nei più svariati ambiti sportivi, ha da sempre contraddistinto le sue telecronache e i suoi servizi con uno stile incisivo e peculiare che rifiuta i buonismi e i luoghi comuni e che racconta semplicemente le cose per quello che sono e per come avvengono. Conosciuto in tutta Italia grazie alla diffusione di Telecapodistria già negli anni ’70, Sergio Tavčar acquisì una ancora maggiore popolarità durante gli anni ’80, quando assieme a Dan Peterson formò quella che molti appassionati di basket reputano la miglior coppia di commentatori che la pallacanestro abbia mai avuto. E’ considerato talora un giornalista controcorrente… Fra i suoi aforismi, uno è davvero unico: “Il basket è uno sport logico per gente intelligente: se non ci arrivi, lascia perdere!”. Il libro sarà acquistabile la stessa sera.
Lascia una risposta