25 marzo 2013
PESARO – L’importante adesso è che non si continui a parlare di possibile accesso ai playoff o di occasioni mancate che potevano portare la Vuelle più in alto del penultimo posto. Dopo 24 giornate la classifica è ormai veritiera e se la Scavolini Banca Marche ne ha vinte solamente sette su ventiquattro, non si può parlare solo di sfortuna, ma si deve prendere atto che in un campionato che ha confermato una generale tendenza al ribasso delle qualità delle sue protagoniste. Pesaro deve ringraziare di aver trovato almeno una formazione più scarsa di lei, nella speranza che i sei punti virtuali di vantaggio sui piemontesi a sei giornate dalla conclusione, siano sufficienti per raggiungere una sofferta salvezza.
La vittoria di Caserta invece di aumentare i rimpianti dovrebbe far riflettere sulle potenzialità di questa Vuelle che, per effettuare il primo break, ha dovuto chiedere al suo unico leader di scendere sul parquet anche con una caviglia malconcia e con Stipcevic in campo tutti biancorossi hanno alzato il loro rendimento, sfruttando gli spazi e i passaggi che il croato con la sua presenza riesce a creare, i campani, con la salvezza raggiunta con largo anticipo, non hanno sicuramente disputato la partita della vita, anche se Pesaro è stata brava a mantenere un buon vantaggio, non dando mai la possibilità agli avversari di ritornare in scia per giocarsi tutto in un finale punto a punto.
Adesso non si dovranno commettere passi falsi in questi ultimi quaranta giorni che ci separano dalla fine del campionato e con un Angelico che sembra aver alzato bandiera bianca, la Vuelle vincendo almeno i tre incontri casalinghi, dovrebbe navigare in acque più tranquille, si comincia sabato sera contro la Virtus Bologna, in una settimana che poteva essere di “passione”, ma che i tifosi biancorossi potranno affrontare con una discreta tranquillità.
P.S. Per la cronaca i playoff sono lontani 10 punti e Venezia non sembra una formazione che si lasci sfuggire un’occasione così ghiotta.
IL MOMENTO DELLA SQUADRA
Comunque è palese che questa versione della Scavolini Banca Marche non sia da penultimo posto, in un campionato dove Montegranaro con gravi problemi economici si permette di umiliare Milano a casa sua, dove la capolista Sassari subisce 108 punti a Cremona e dove l’Acea Roma di Calvani si ritrova meritatamente terza in classifica dopo aver dimezzato il budget rispetto alla stagione scorsa, anche l’attuale Vuelle si sarebbe potuta togliere delle soddisfazioni. In fin dei conti nel girone d’andata Pesaro ha bucato solamente la partita di Cantù, se è vero che su nove partite la VL ne ha vinte quattro e le sconfitte sono arrivate sempre al fotofinish, ma gli errori estivi si pagano e prima dell’arrivo dall’altra sponda dell’Adriatico, della coppia Stipcevic – Markovski, si navigava a vista con coach Ticchi non in grado di reggere ad alto livello e Hamilton e Clemente non presentabili in serie A.
Oltre a Stipcevic, ci sono altri due protagonisti che hanno alzato il rendimento di tutta la squadra e se ci fosse un minimo di programmazione da parte della dirigenza biancorossa, si starebbe già discutendo di un loro possibile rinnovo del contratto. Il primo è Tarence Kinsey, giocatore che tutti i coach vorrebbero avere a disposizione, non sarà spettacolare come Barbour o un tiratore di striscia come Mack, ma il numero 21 biancorosso non è il miglior rimbalzista pesarese per caso e in difesa è una sicurezza, in grado di marcare sia le guardie che le ali piccole e molto utile anche come ladro di palloni, essendo secondo nella speciale classifica, poi ritrovare un esterno che invece di tirare solamente da tre è in grado di prendersi una conclusione in avvicinamento, è una gioia per gli amanti della pallacanestro vera, quella dove è la tecnica a fare la differenza e non solamente la mano dai sette metri.
L’altro protagonista che si meriterebbe la riconferma è coach Markovski, persona seria e concreta che una volta preso atto di non avere una squadra con tanti punti nelle mani, si è concentrato sulla difesa, schierando per tanti minuti quintetti particolari senza lunghi di ruolo. Al coach macedone si potrebbe affidare anche una parte del mercato, ascoltando i suoi consigli su un mondo che può sempre riservare gradite sorprese come quello dei paesi dell’est europeo, ma il silenzio da parte della dirigenza pesarese è preoccupante e aspettiamo segnali concreti dalla sede della Victoria Libertas per tranquillizzare una tifoseria che dopo tanta sofferenza, si meriterebbe di raggiungere la salvezza il più presto possibile e di avere notizie confortanti sulla prossima stagione, la seria A oltre che sul campo la si deve conquistare anche a livello economico, i quattromila fedelissimi sono pronti a fare la loro parte, Scavolini e il Consorzio faranno altrettanto? Speriamo.
I PIU’ …….
Torey Thomas: In una sola giornata produce gli stessi punti segnati nelle altre undici, le difficoltà a fare il playmaker sono evidenti, il tiro avrebbe bisogno di una ripulita stilistica, ma sulle qualità morali non abbiamo mai dubitato e l’impegno di Thomas in questi mesi è sempre stato apprezzabile, anche se alla squadra sarebbe servito molta più faccia tosta, speriamo che gli serva per prendere fiducia in quest’ultimo scorcio della stagione.
Difesa: Nel girone di ritorno la Vuelle ha subito una media di 74 punti ad incontro, Markovski è stato bravo a cavalcare quintetti che gli garantivano una sicurezza difensiva a discapito magari di qualche punto lasciato in attacco, gli aiuti sui lunghi hanno funzionato anche a Caserta, non consentendo facili uno contro uno ad Akindele.
Rok Stipcevic: Non doveva giocare, sabato mattina la caviglia era ancora molto gonfia e lo staff medico è stato bravissimo a rimetterlo in piedi. Rok di suo ci ha messo la consueta leadership e quella voglia di essere protagonista che lo ha sempre caratterizzato dal suo arrivo a Pesaro, l’azione simbolo è stata il canestro in sottomano realizzato dopo aver recuperato il pallone perso per un suo passaggio sbagliato, il croato non si perde d’animo e cattura la palla vagante trasformandola in due preziosi punti, se l’anno prossimo lo vedremo con un’altra maglia ci mancherà terribilmente.
…. E I MENO DELLA SFIDA CASERTA – PESARO
Tiri liberi: Un misero sei su dieci dalla lunetta per una Vuelle che continua a sprecare tanti liberi, confermandosi la peggiore squadra del campionato dalla linea della carità.
Falli subiti: Solo 12 falli subiti in 40 minuti, il gioco perimetrale non aiuta a caricare di penalità la difesa avversaria e con Stipcevic che preferisce girare al largo dai contatti per non aggravare la sua caviglia, Pesaro ritorna una formazione con tanti problemi ad attaccare il canestro con efficacia.
Daniele Cavaliero: Thomas gli toglie il ruolo di vice Stipcevic con una bella prestazione e Daniele fatica a trovare i suoi spazi, sbagliando tanto al tiro con l’aggravante dello zero su due dalla lunetta chiudendo con un eloquente meno quattro di valutazione.
DAGLI ALTRI PARQUET
Varese rimane sola in testa dopo il successo colto a Reggio Emilia, approfittando dello scivolone di Sassari che subisce 108 punti a Cremona, Roma si conferma terza forza del campionato rifilando venti punti a Bologna, mentre in attesa del posticipo Siena – Cantù, il quarto posto rimane ancora vacante con Milano che viene umiliata in casa da Montegranaro, mentre con la vittoria netta contro Biella, Venezia fa un passo avanti forse decisivo verso l’ottavo posto, anche perché Brindisi sembra aver mollato definitivamente dopo la sconfitta casalinga per opera di Avellino.
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