Fermignano, solidarietà del Pd per i dipendenti comunali in stato di agitazione

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26 marzo 2013

FERMIGNANO – Attraverso un comunicato stampa, il PD di Fermignano mostra solidarietà verso i dipendenti comunali in stato di agitazione. Lo stato di disaccordo all’interno del comune fermignanese è stato recentemente proclamato dai lavoratori, che protestano contro le mancate retribuzioni degli straordinari  dello scorso novembre, la disorganizzazione degli uffici e contro la mancanza di un responsabile finanziario comunale.

Dal segretario del Partito Democratico di Fermignano Alessandro Betonica riceviamo e pubblichiamo

 

FERMIGNANO – Il Partito Democratico di Fermignano intende esprimere solidarietà nei confronti dei dipendenti comunali in stato di agitazione. Le tristemente famose politiche che hanno esercitato ruoli da protagonista e hanno determinato la situazione attuale del paese, hanno anche contribuito a creare un mondo dove la dignità del lavoro è stata totalmente svilita e resa asservita al potere, in tutte le sue forme, in maniera che oggi appaia plausibile anche un attacco diretto a chi invece reclama ciò che gli è dovuto.

Esprimiamo quindi amarezza nel constatare come l’amministrazione comunale si sia lanciata in una serie di attacchi del tutto sconsiderati e tenti con il suo agire, di trascinare i dipendenti comunali in uno scontro di basso livello, calpestandone i diritti. A nostro parere dovrebbe invece rilevare le mancanze e ammettere le difficoltà, di cui ormai anche l’opinione pubblica è a conoscenza. In una situazione sociale tanto delicata, dove per anni i governi di destra hanno smantellato il lavoro e svuotato di significato la parola diritti, oggi una amministrazione che ha ben poca leggittimità elettorale, continua la propria opera nascondendosi dalle proprie responsabilità e non rinunciando all’uso di un’arma impropria come lo scontro sociale.

Ci appelliamo quindi a tutte le parti interessate ed ai Fermignanesi tutti, perchè si arrivi a una risoluzione dei problemi in questione. Noi del Partito Democratico crediamo che il nostro paese necessiti di una tregua perchè siamo convinti che dalla crisi economica, sociale e morale che ci attanaglia, si esca solo rimanendo uniti.

È certo difficile aderire a tale appello se si è travolti dalle difficoltà e non si ha il pane, ma crediamo che la ricostruzione passi dai diritti e da quell’equilibrio tra diritti e doveri che oggi è totalmente sbilanciato. Non è facile assolvere ai propri doveri senza diritti. Non al dovere di mantenere la propria famiglia, non al dovere di educare i propri figli, non al dovere di lavorare e contribuire con la propria fatica quotidiana, all’avanzamento della società in cui si vive. E se qualcuno pensa che esistano delle persone ipergarantite alle quali si possono calpestare liberamente i diritti, possiamo considerare conclusa l’opera di distruzione morale. Oggi toccherà ai dipendenti comunali, domani a chiunque di noi, qualunque sia la mansione alla quale ci dedichiamo. Crediamo che l’unico modo possibile per ricominciare a progettare un futuro migliore, sia quello di garantire la parola data e gli impegni presi. Riaccreditandosi agli occhi dei cittadini e non sconfessando l’importanza dell’istituzione che si rappresenta. Riconosciamo il merito del gruppo di minoranza “Partecipare” che, presentando mozioni per la riorganizzazione del personale poi bocciate dal consiglio comunale, avrebbe permesso il reperimento di risorse ed evitato che si arrivasse a tale scontro. Per quanto ci riguarda, e per quello che è nelle nostre possibilità, offriamo ai dipendenti e all’amministrazione la nostra collaborazione affinchè si arrivi ad una soluzione dei problemi così ben evidenziati dalle unioni dei lavoratori.

 

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