di Redazione
26 marzo 2013
PESARO – Questo pomeriggio alcuni militanti di Lotta Studentesca hanno eseguito un volantinaggio per le vie del centro di Pesaro durante la conferenza dell’ANPI per contestare la visione di certe realtà politiche, “che dividono quotidianamente le vittime della guerra civile in vittime di serie A e di serie B, ricordando solo quelle di una determinata parte e ignorando le decine di migliaia di vittime innocenti causate dall’odio e dalla vigliaccheria tipicamente partigiane”.
Informa di ciò Christian Sanchini, responsabile provinciale di Lotta Studentesca, che continua: “Nel volantinaggio di oggi abbiamo reso nota la storia di Giuseppina Ghersi, di soli 13 anni, seviziata e torturata, ed infine uccisa dai partigiani con l’accusa di essere una spia, al solo scopo di derubare la famiglia dei suoi averi. Storie simili si sono ripetute in massa e in tutto il territorio infestato dai partigiani nel corso della guerra civile e anche a guerra finita, assassinando persone innocenti che nulla avevano a che fare con il fascismo. I giovani di LS ricordano queste vittime e si opporranno fermamente ad ogni tentativo di censurare le gesta dei cosiddetti “liberatori”, che quando uccidevano e seviziavano, lo facevano esclusivamente per derubare i propri concittadini dei loro averi, poi autoproclamandosi eroi quando in realtà l’attività partigiana non ebbe nessun effetto sull’esito della guerra se non quello di scatenare evitabili rappresaglie,insomma un inutile spargimento di sangue spesso utilizzato per regolamento di conti personali”.
Lotta Studentesca parla soprattutto ai giovani:” Non lasciatevi ingannare da chi racconta solo una parte della verità per seminare odio politico e divisione sociale allo scopo di raccogliere immeritati consensi”.
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