27 marzo 2013
PESARO – L’hanno avvicinata con una scusa, fingendo abilmente una conoscenza che in realtà non c’era e poi l’hanno obbligata, pressandola psicologicamente, a tirare fuori dal portafoglio 50 euro dopo averla seguita fin dentro casa. E’ accaduto questa mattina a Pesaro, in via Lanza, quartiere Pantano, davanti a un salone di parrucchieri, ai danni di un’anziana signora pesarese. La scena, purtroppo, non è nuova: ma far circolare questa notizia, potrebbe aiutare quantomeno altre persone a evitare di subire, o di far subire ai propri cari, una truffa simile.
“Buon giorno, non si ricorda di me? Sono un amico di suo figlio…”. La signora stava aspettando l’apertura del negozio quando è stata avvicinata da un uomo che, fingendosi amico del figlio, l’ha raggirata con un abile racconto. L’uomo si è inventato un debito (ovviamente non vero) di 350 euro del figlio della signora nei suoi confronti, un debito impellente, pena una salata mora. “Ho già parlato io con suo figlio, può saldare il conto lei? Altrimenti lo richiamo…”. La signora, nella concitazione, è rientrata nella vicina abitazione trovando solo 50 euro e, dopo le ripetute pressioni dell’uomo (che l’aveva seguita), visibilmente scossa, non ha potuto fare altro che consegnare i soldi al malvivente.
Sull’accaduto, ora, indagano i carabinieri di Pesaro.
Se qualcuno avesse notato questa mattina la scena o un uomo sospetto, in via Lanza, può contattarci via mail a redazione@pu24.it.
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