“Pd-Cinque Stelle, la credibilità vista dai cittadini”

di 

27 marzo 2013

di Stefano Giampaoli*

Questa è la riflessione di un cittadino, non politicante ma appassionato alla Politica.

L’incontro streaming fra le due delegazioni, PD e Movimento 5 stelle, si è appena concluso. Bersani è stato all’altezza di un partito di grande tradizione democratica. I rappresentanti del Movimento 5 stelle stanno dimostrando di essere un movimento democratico. Tutto è ruotato sulla “credibilità”.

Per avere fiducia occorre essere credibili. Bersani lo è sembrato ma è il rappresentante, non credibile, di un partito che credibile non è. Non è servito neppure che il leader del PD escludesse ogni possibilità di “governissimo” con il PDL. Agli occhi dei grillini il Partito Democratico non è credibile per la gestione politica che ha avuto negli ultimi 20 anni.

Troppe promesse non mantenute: Riforma della seconda parte della Costituzione, riforma della legge elettorale, abolizione delle Province, per esempio. Il progetto di cambiamento, che pur il PD ha avviato, non è sufficiente a colmare questa mancanza di fiducia nei confronti dei democratici.

Pierluigi Bersani è una brava persona ma l’apparato del suo partito non è ancora pienamente credibile. Per concedere la fiducia in Parlamento al PD bisognerebbe avere fiducia negli uomini che lo rappresentano. Il PD è un partito democratico e popolare ma è come una persona anziana che vorrebbe fare cose energiche ma non ha più l’energia. Il tono dimesso, quasi supplichevole di Pierluigi Bersani nei confronti dei suoi interlocutori ne è stata l’ulteriore testimonianza.

Bersani ha paventato una sorta di: dopo di noi il diluvio; se falliamo nel far sorgere il governo, potremo solo rammaricarci di aver perso un’occasione forse irripetibile. I due quarantenni che rappresentano il Movimento 5 stelle gli hanno risposto in coerenza a quanto hanno annunciato in campagna elettorale. Forse, soffrendo, trovandosi di fronte una persona credibile ma che rappresenta un partito di apparato, di interessi diffusi, non ancora credibile.

Tutto si sta giocando su di un passaggio generazionale. Quelli del Movimento 5 stelle sono giovani, inesperti, ma rappresentano il futuro perché ancora non corrotti dalle chimere della casta. Speriamo che mantengano la loro “purezza” il più a lungo possibile. Intendono esercitare la Politica come servizio e non come mestiere.

Purtroppo, nonostante gli sforzi fatti dall’organizzazione del PD negli ultimi mesi, l’apparato non si è tolto di dosso le incrostazioni del passato. Questa è la sensazione di un vecchio appassionato dalla politica. I grillini hanno detto no consapevoli che, se avessero ceduto alle lusinghe del segretario del PD, avrebbero iniziato a perdere la loro verginità.

Nel dopo incontro fra le due delegazioni, in conferenza stampa, hanno specificato e ribadito che il Movimento 5 stelle è esso stesso rappresentante delle forze sociali che Bersani ha così lungamente ascoltato nelle consultazioni. Desiderano essere loro stessi gli artefici di un cambiamento che è, come sotto gli occhi di tutti, stato avviato da loro nella società italiana. Accetteranno di formare un governo solo se, caduto il tentativo Bersani, saranno loro stessi a realizzare. Sembra che abbiano già votato, all’unanimità, che non usciranno dal Senato per permettere l’abbassamento del quorum necessario a far ottenere la fiducia al presentando governo.

Se questi sono i presupposti, una volta fallito il tentativo Bersani, spetterà al Partito Democratico dimostrare di avere a cuore il destino del nostro Paese appoggiando un governo del Movimento 5 stelle.

*autore per Pu24 della rubrica sul poeta dialettale Pasqualon

Un commento to ““Pd-Cinque Stelle, la credibilità vista dai cittadini””

  1. Luciano scrive:

    Da laico che non vuole mai essere prevenuto verso altri. Ho letto il programma di M5S, trovando tante parti condivisibili, anzi auspicabili per un futuro migliore. Del M5S non sopporto l’arroganza dei neofiti che si ritengono superiori a tutto e tutti. Che si ritengono gli unici onesti. Meno che meno il gusto, anzi il piacere, per l’insulto del loro Grillo Parlante. Se uno scendesse al suo livello, potrebbe definirlo Grullo Parlante. Credo sarebbe opportuno che lo dicessero gli altri che il movimento 5 stelle è credibile. Finora lo pensa circa il 20 per cento degli italiani. Curioso che il 20 per cento pretenda di governare. E’ questa la democrazia dei M5S? E’ democrazia quella di un movimento controllato dall’alto, mi verrebbe da scrivere dall’altissimo, ma sono in due e farei torto a uno di loro.

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