Sottomonte frana ancora, Statale chiusa a oltranza

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28 marzo 2013

PESARO – Proseguono i movimenti franosi del colle Ardizio, la Statale Adriatica rimane quindi chiusa per tutti (residenti compresi), nel tratto tra lo svincolo di Fosso Sejore e via Cavallotti, come da ordinanza numero 407 del 25 marzo. Per venire incontro alle esigenze di parcheggio dei residenti, l’area del Santa Marta rimarrà aperta per tutte le 24 ore. La riapertura non è prevista nei prossimi giorni poiché si rende preventivamente necessario monitorare e intervenire lungo la falesia in condizioni di sicurezza che al momento non sussistono.

Novanta minuti di tavolo operativo con tutte le autorità istituzionali e tecniche hanno consentito di tracciare la “road map” temporanea sulla frana del colle Ardizio. L’incognita maggiore è ovviamente rappresentata dal bollettino meteo, che prevede piogge intense in tutto il fine settimana pasquale. I tecnici hanno fortemente sconsigliato qualsiasi tipo di intervento di “disgaggio massi” fino al cessare delle perturbazioni, visto lo stato di pericolosità della falesia lungo un tratto di circa due chilometri. Gli interventi finora si sono concentrati nella zona già soggetta a smottamenti, ovvero i 70 metri nell’area urbana, ma nei prossimi giorni occorrerà tracciare una “fotografia”, attraverso il monitoraggio quotidiano, dell’intera falesia.

Dalla riunione è emerso che, per un intervento complessivo sul tratto di falesia sono necessari consistenti risorse economiche. E’ quindi evidente che Comune e Provincia si muoveranno subito alla ricerca di fondi utili, con l’Unione europea, il Governo, la Regione, l’Anas e altri enti competenti.

La riunione è stata utile anche per analizzare da un punto di vista storico la situazione della falesia: nell’ultimo quarantennio sul territorio comunale di Pesaro si registra il 74% in più di piovosità rispetto al quarantennio precedente, oltre all’estrema diversità dei fenomeni atmosferici stagionali (come mesi di emergenza idrica e poi grandi piogge o neve). Il sindaco Luca Ceriscioli e il presidente della Provincia Matteo Ricci hanno indicato le fasi operative: “Occorre mettersi al lavoro per tracciare due piani di interventi: uno, più urgente e immediato, per riaprire la Statale e uno di medio periodo (20-30 giorni) per dettagliare un intervento complessivo, per il quale ci muoveremo per trovare i fondi”.

Vista la richiesta di stato di emergenza inoltrata dalla Provincia si avrà nel giro di qualche giorno un elenco di interventi urgenti riguardo tutta la costa e l’entroterra. Rimane fissato per la prossima settimana, in data da definire, l’incontro con il presidente della Regione Gian Mario Spacca.

Resta da chiarire il ruolo dei privati, proprietari della maggior parte dei terreni della falesia: la normativa prevede che i proprietari provvedano agli interventi utili ad impedire lo scoscendimento del terreno. Intanto è stato fatto un piano di ripartimento delle competenze, basato sulla costante reperibilità di tutti i tecnici, per questi giorni di emergenza meteo.

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