Sel: “Non infangate col cemento il nome di Impastato”

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2 aprile 2013

Da Alessandro Panaroni, coordinatore comunale Sel Pesaro, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:

 

Il Campus di via Nanterre intitolato a Peppino Impastato

Il Campus di via Nanterre intitolato a Peppino Impastato

PESARO – Apprendo con piacere, dalle dichiarazioni fatte nell’assemblea pubblica organizzata dal comitato “Salviamo il Campus”, che in consiglio comunale esistono molte voci contrarie alla variante del Campus. Un’operazione urbanistica, a mio avviso, che non può passare inosservata soprattutto se viene attuata in un quartiere già saturo dove il verde è a rischio d’estinzione. Auspico, a questo punto, che le parole espresse dai consiglieri si trasformino in azioni politiche concrete.

L’attuale parco del Campus “Peppino Impastato”, intitolato nel 2009 dall’amministrazione provinciale all’attivista antimafia, rappresenta l’elemento di convivenza tra il polo scolastico e il quartiere 5 Torri che, però, ora rischia di essere fortemente ridotto o praticamente annullato dalla variante. Pertanto ritengo che versare del cemento sul terreno di un parco che porta il nome di Peppino Impastato sarebbe come infangare la sua memoria. Per di più causerebbe disagi di natura ambientale a discapito del quartiere residenziale (vedi impatto ambientale e problemi alla viabilità) oltre a oscurare la facciata di un’importante opera architettonica progettata dall’illustre architetto Carlo Aymonino.

Come coordinatore comunale di Sel chiedo al Pd pesarese di rivedere la posizione del sindaco e dell’amministrazione affinché venga rispettato un luogo importante come il Campus e reso più chiaro e cristallino lo sviluppo urbanistico della nostra città. Dopo le eccessive colate di cemento perpetrate fino a poco tempo fa, è arrivata l’ora di fermare il consumo del territorio e di recuperare quegli edifici vuoti, sfitti e non utilizzati valorizzando l’ambiente e il paesaggio in cui viviamo.

2 Commenti to “Sel: “Non infangate col cemento il nome di Impastato””

  1. Tommaso scrive:

    Mi piacerebbe proprio tanto sapere perchè è stato intitolato un campo (non è un parco, è un campo) di Pesaro ad un ragazzo ucciso dalla Mafia 35 anni fa in Sicilia. Ora, sicuramente è giusto opporsi alla Mafia eccetera eccetera, ma che senso ha intitolargli un campo qui? Ci sono tanti pesaresi che in un modo o nell’altro hanno salvato vite umane, fatto del bene alla città, reso celebre Pesaro. Glieli intitolino a Palermo prati e parchi!
    E poi che senso ha il discorso di Panaroni? Allora quando verrà spostato lo stadio e verrà sostituito con degli edifici sarà un affronto a Benelli?
    E tra l’ altro è tutto fuorchè bello quel campo, un rettangolo di erba senza un camminamento, una fontanella, una panchina, che da un lato ha anche un ristagno dell’acqua che diventa patria delle zanzare per mesi. Se vogliono tenerlo come parco, lo facciano diventare tale, altrimenti ben venga un edificio ed una sistemazione più moderna della zona

  2. Andrea scrive:

    Io penso che un opera del genere non vada assolutamente fatta. E’ inutile e dannosa. Soprattutto crea disagi imprevedibili alla società e all’ambiente. Penso che Panaroni faccia bene ad occuparsene perché quel luogo è da salvaguardare.
    Inoltre è un colpo al cuore per molte persone (pensiamo solo ai studenti passati) e sappiamo bene che cosa è successo nelle scorse elezioni.

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