4 aprile 2013
CAGLI – La Fede muove le montagne. Fa di più. Invita un uomo di 45 anni a programmare un viaggio di 8.000 chilometri, tra andata e ritorno. Un pellegrinaggio, più che un viaggio, che parte da Ca’ Rio, frazione di Cagli, per raggiungere la Francia (segnatamente Lourdes), la Spagna (Santiago de Compostela) e il Portogallo (Fatima).
Tra località famose, altrettanti santuari mete di fedeli che arrivano da tutto il mondo. Non tutti, però, hanno intenzione di farlo viaggiando a cavallo e a piedi.
E’ il proposito di Raffaele Pierotti, cagliese di 45 anni ancora da compiere.
“L’itinerario, della lunghezza di andata di circa 4000 chilometri – spiega Raffaele – prevede l’utilizzo di un solo cavallo e di un solo partecipante, il sottoscritto. Il ritorno dal Portogallo è previsto sempre a cavallo, seguendo lo stesso itinerario e possibilmente con lo stesso soggetto”.
La partenza è in programma sabato 6 aprile.
“Dalle Marche, passando per Bocca Trabaria, intendo seguire il Sentiero Italia fino al Valico del Monginevro, in Piemonte. Da lì ci immetteremo nel sentiero francese GR 653 D, già Via Domiziana, per arrivare ad Arles. Da tale località ha origine il GR 653, già Via Tolosana, che ci dovrebbe condurre alla prima meta: Lourdes”.
Lourdes è la città di Bernadette Soubirous, alla quale, l’11 febbraio 1858, sarebbe apparsa la Madonna. Lourdes è situata ai piedi dei Pirenei.
“Valicando i Pirenei, intendo raggiungere la località di Saint Jean Pied de Port, dove ha inizio il famoso Cammino, della lunghezza pari a 768 chilometri, che porta alla seconda meta: Santiago de Compostela. Da lì, confido di raggiungere la vicina Finisterre, dove molti pellegrini prolungavano il viaggio che per altri finiva a Santiago de Compostela”.
Raffaele Pierotti non ha intenzione di fermarsi lì.
“La tappa finale, sicuramente la più suggestiva per la sua storia attuale e per il dogma della fede Mariana, è a circa 500 chilometri. Attraversata la frontiera tra Spagna e Portogallo, l’obiettivo finale è Fatima”. Una volta arrivato a Fatima, Raffaele è il suo cavallo, anzi la sua cavalla, saranno attesi da altri 4.000 chilometri.
E’ il momento di conoscere la compagna d’avventura di Raffaele.
“Oana, la cavalla protagonista, è nata in montagna, a Fonte Avellana, 8 anni fa; è piccolo e tozza, di origini quanto mai sconosciute, a cui andrà il massimo delle attenzioni e tutta l’assistenza. Se Oana dovesse accusare problemi, le troverò un ricovero e proseguirò a piedi. Ma è una cavalla forte, che ha lavorato nel mio maneggio, che purtroppo devo chiudere, dalle 7 alle 9 ore al giorno; è una cavalla di fatica. Io, però, dovendo caricarla, tra bisaccia e sella, di circa 40 chilogrammi, metà del percorso quotidiano lo farò a piedi”.
Come vivrete durante la vostra bellissima avventura?
“All’aperto, come amano i cavalli. Io dormirò nel sacco a pelo. Come mi nutrirò? Con formaggio sardo e pane carasau, pancetta, lardo e prosciutto”.
Perché ha chiuso il maneggio?
“Il lavoro mancava, il turismo equestre non c’è più. Il fieno costa e così tutto quel che era necessario per tirare avanti. Avevo una sessantina di cavalli, ora ne ho solo quattro. Oana e altri tre che sono al pascolo, nei campi di mio padre. Poi ci sono due purosangue che vengono curati dalle amiche pesaresi del centro”.
Buon viaggio, Raffaele, buon viaggio anche a Oana. Www.pu24.it vi seguirà giorno dopo giorno, con amicizia e affetto.
Auguri Lele.Sei il piu’ GRANDE.
Come facciamo per essere aggiornati sulle notizie da Raffaele?
Grazie
Noi pubblichiamo quasi ogni giorno il suo diario (la comunicazione avviene tramite sms, a volte il suo cellulare non prede o è scarico e quindi l’appuntamento può slittare)