“Allenamente”, quando sport e poesia s’incontrano

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4 aprile 2013

allenamente

PESARO – Il gol è veramente una perfezione del mondo, anche per il portiere che lo subisce? L’elevazione del basket o il tocco delle spade hanno analogie col fulgore del cosmo o del destino? La lotta del rugby non riproduce qualcosa del mito di Sisifo? Dalla mitologia di Olimpo, Olimpia e Olimpiadi le discipline sportive hanno incantato anche gli occhi dei poeti e persuaso ragionamenti universali, che starebbero bene sulla bocca di moderni allenatori. E, infine, le motivazioni di chi sceglie oggi di praticare uno sport non riecheggiano quelle di chi, anticamente, aspirava all’alloro e alla gloria poetica?

A districare le parentele fra sport e poesia e intrattenere sulle motivazioni che rendono sportiva la vita e poetico lo sport, ci prova il ciclo “allenamente” dell’assessorato allo Sviluppo economico, turismo sport e gioco del Comune di Pesaro – con: “PS Sport – Forniture Sportive” di Pesaro e la “BCC – Banca di Pesaro”. Matteo Giardini per la parte di competenze letterarie chiama dalla panchina e fa scendere in campo due giovani interlocutori pesaresi: Diego Tarini, appassionato e tecnico di sport; Gianfranco Gabbani, grafico nonché narratore per immagini. I tre riuniscono differenze di età e preparazioni per andare al traguardo: le parole poetiche che fanno centro – nello sport come nella vita. Roby Beretta Premier DJ inserisce le sue musiche per surriscaldare il match.

I 4 incontri “motivazionali” (ingresso libero) si tengono ogni martedì alle ore 18 a Palazzo Gradari: dal 9 aprile al 30 aprile 2013. Con un occhio rivolto agli sport praticati anche a Pesaro, martedì 9 aprile si parlerà di cosa spinge un giovane a intraprendere il cammino sportivo, testimone Dante Alighieri con le sue scivolate all’Inferno e i suoi rimbalzi in Paradiso. Martedì 16 aprile, la fatale spada di Amleto è chiamata a sopprimere ogni dubbio nella tentazione se gioco pulito o gioco sporco. Martedì 23 aprile è sul tappeto la questione se viene prima la scuola o lo sport (o se vanno d’accordo): diranno la loro “I ragazzi della via Paal”. Chiude martedì 30 aprile il lancio del pallone di Leopardi nella celebre lirica, a chiedere cosa si vince, chi sponsorizza, se non sia più bello partecipare. Ampio margine sarà dedicato anche al ruolo e alla funzione dell’educatore e del formatore sportivo.

Venerdì 3 maggio al teatro “G. Rossini” – e in collaborazione con “AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali) – è atteso lo “speciale” della rassegna. Un campione pesarese del binomio arte & sport, Arnaldo Ninchi (storico cestista della VL, Nazionale e attore), si ritrova nella sua città a raccontare gli esordi pesaresi e i segreti di una pesaresità giocata nella carriera teatrale. Illustri colleghi e testimoni interverranno a sorpresa.

Info e ingressi: 0721.387741 – 320.1806533; sport@comune.pesaro.pu.itturismo@comune.pesaro.pu.itwww.turismopesaro.it

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Matteo Giardini (ideatore e conduttore)

“Volutamente non abbiamo scelto gli scrittori che parlano direttamente di sport. C’è più sportività nell’Iliade o in una tenzone dell’Orlando Furioso che in un avvenimento sportivo tout court. … Dante non fu sponsorizzato da nessuno, non ebbe tifo da stadio né consensi: donò all’umanità il senso e le parole della Divina Commedia senza alloro sul podio“.

 

Diego Tarini (ideatore e conduttore)

“Quattro incontri per sviluppare la stessa armonia che, in tempi lontani, già sentivo fra il campo e l’umanesimo, lo stesso legame dei cerchi olimpici. Oggi interessi di varia natura intossicano la nobiltà originaria dello sport. A rispolverare questo oro, più dei destinatari dovrebbero essere gli allenatori, eliminando ogni timore circa l’impopolarità o la poca virilità delle parole. Una citazione vale quanto una tattica”.

 

Gianfranco Gabbani (comunicazione & racconto per immagini)

“Viviamo in una società talmente stupida che fa pensare a Dante come un bacchettone mentre, invece, è più credibile come l’abbiamo rappresentato in locandina: un ragazzo di 30 anni che gareggiava per diventare il numero uno (in mezzo a difficoltà di ogni genere). Vogliamo autorizzare l’idea che la passione e l’amore che uno scrittore mette nei poemi sono la stessa di uno sportivo nei confronti della propria disciplina”.

 

Roby Beretta Premier DJ

“La mia musica non solo per suonare ma anche per far risuonare. Amo molto i testi classici. E classico è antico solo per gli stupidi. Per tutti deve essere che il classico o è futuro o è contemporaneo. E se le mie contaminazioni musicali servono a togliere qualche sensazione di vecchio, ben vengano”.

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