La Vuelle cede di schianto a Milano: -28

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6 aprile 2013

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO 93-65
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO:  Fotsis 7, Bourousis 13, Melli 12, Bremer 3, Langford 6, Gentile A. 14, Green M. 9, Radosevic 9, Basile 6, Hairston 12, Merlati 2. All. Scariolo
SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO: Cavaliero 17, Stipcevic 2, Barbour 15, Thomas 5, Crosariol 16, Traini ne, Mack 1, Bryan 0, Amici 0, Kinsey 9. All. Markovski
ARBITRI: Cerebuch, Mazzoni, Pozzana
PARZIALI: 30-23, 24-12, 16-16, 23-14

 

MILANO – Sconfitta ampiamente meritata quella subita dalla Scavolini Banca Marche sul campo di un’Armani Milano tornata ad alto livello e pronta a dire la sua per lo scudetto. Pesaro non è mai stata in partita e nel finale ha ceduto di schianto finendo travolta per 28 punti (93 – 65), nulla di compromettente comunque perché vincendo domenica prossima in casa contro Cremona, la Vuelle potrebbe già raggiungere la salvezza.

Pesaro deve fare a meno di capitan Flamini, rimasto a casa a curarsi gli acciacchi e con Andrea Traini di nuovo nei dieci, cinque mesi dopo l’infortunio, Milano senza Giachetti e Chiotti, primo canestro dell’incontro per merito di Barbour con una bella schiacciata, l’Armani risponde appoggiando il gioco sotto a Bourousis e si porta in vantaggio sul 9 a 7 con Alessandro Gentile, le difese concedono tantissimo e dopo 3 minuti il punteggio è già sull’11 pari, gli attacchi non sbagliano un colpo e si va avanti a forza di triple, al 5’ i padroni di casa tentano il primo allungo con Langford sul 19 a 14, Markovski inserisce Crosariol al posto di un Bryan in difficoltà sulla marcatura del lunghi avversari e il centro pesarese si fa notare con sei punti consecutivi che riportano la Vuelle sul meno uno (21-20), entra sul parquet anche Amici con la Scavolini Banca Marche che si schiera a zona per limitare i tiratori avversari, concedendo però una marea di rimbalzi offensivi ai padroni di casa, Thomas e Mack assaggiano il campo negli ultimi secondi del primo quarto che si chiude con l’E7 Armani avanti per 30 a 23.

Per tentare di rimanere in contatto si dovrà migliorare qualcosina in fase difensiva, perché trenta punti subiti in dieci minuti sono veramente troppi, Pesaro ci prova subendo un solo canestro nei primi tre minuti del quarto da un Malik Hairston inspirato, ma l’attacco biancorosso non è produttivo e al 14’ Milano conquista la doppia cifra di vantaggio (36-26), un paio di forzature di Kinsey producono delle sanguinose palle perse e con un parziale di nove a zero, l’Olimpia vola sul 41 a 26 dando l’impressione di poter allungare ulteriormente su una Vuelle che avrebbe bisogno di ritrovare Stipcevic, sottotono finora e già gravato di tre falli personali, Nicolò Melli approfitta del buco difensivo nello spot di numero quattro e infila cinque punti consecutivi per il 49 a 31, i padroni di casa si esaltano nel gioco in velocità e un secondo quarto dominato dagli uomini di Scariolo si conclude con Milano in vantaggio per 54 a 35 e la sensazione che la partita sia già segnata.

Le statistiche di metà partita evidenziano il dominio milanese, sia sottocanestro (23-14 il conto dei rimbalzi), sia al tiro, con Pesaro che sta tirando sotto il 40%.

Una tripla di Fotsis apre il secondo tempo per il nuovo massimo vantaggio del match, la Vuelle non sembra in grado di provare a riavvicinarsi con diversi tiri che non prendono neanche il ferro, Markovski alterna difesa a zona e individuale, ma il gap sotto canestro rimane incolmabile per una Scavolini Banca Marche che non può competere per chili e classe contro un’avversaria maggiormente attrezzata, qualche sprazzo di Barbour è utile per ricucire il divario fino al meno 15 del 25’ (59-44), con Kinsey che sbaglia tiri ben costruiti ma che non trovano il fondo della retina, Crosariol raggiunge la doppia cifra personale e, insieme a Cavaliero, prova a non far scappare ulteriormente i padroni di casa che sembrano accontentarsi dell’ampio vantaggio acquisito, non correndo più come nei primi venti minuti e un terzo quarto giocato sotto ritmo dalle due formazioni si chiude con Milano saldamente avanti per 70 a 51.

Gli ultimi dieci minuti serviranno solamente per aggiustare i tabellini, perché i due punti sono già in mano ai padroni di casa almeno da un’oretta, Markovski ne approfitta per provare quintetti inediti con tre piccoli, schierando contemporaneamente sul parquet Thomas, Cavaliero e Stipcevic, Torey trova la tripla del meno 15 (73-58) e si fa vedere anche in fase di costruzione del gioco servendo un assist a Crosariol, Milano fa il compitino e a cinque minuti dalla sirena il tabellone indica 79 a 60 e si entra in pieno garbage time, c’è il tempo per vedere Stipcevic perdere un paio di banali palloni a conferma della sua serataccia e si aspetta solamente la sirena finale che fa calare il sipario su una partita dominata dal primo all’ultimo minuto dall’E7 Armani, risultato finale 93 a 65 e domenica prossima si dovranno cercare i punti salvezza contro Cremona al’Adriatic Arena.

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